C’era una volta la Torvaianica dei vip, tanto da essere stata ribattezzata come l’Hollywood del litorale romano. Una Torvaianica che, per molti versi, oggi non c’è più, completamente cambiata nel corso degli anni – in bene o in meglio non sta a noi giudicare – ma sicuramente profondamente diversa da allora.
Un nome su tutti è legato a quel periodo, quello di Ugo Tognazzi, il grande mattatore che nel 2022 avrebbe compiuto 100 anni. Con la famiglia il Comune di Pomezia ha voluto mantenere vivo il grande legame che unisce Ugo al territorio, arrivando negli ultimi anni a dedicargli un grande festival, con tanto di rievocazione storica, ‘aggiornata alla disciplina del padel, del celebre torneo di tennis “Lo scolapasta d’oro”, e intitolandogli al contempo la biblioteca Comunale. Ma cos’era Torvaianica e cosa ha rappresentato per quell’epoca? Scopriamolo insieme.
Perché Torvaianica era chiamata la Hollywood del litorale romano
La storia di Torvaianica è legata a doppio filo del resto al nome di Tognazzi. Qui Ugo aveva una villetta dove il grande mattatore della commedia italiana era solito trascorrere l’estate; il suo celebre torneo, lo “Scolapasta D’oro“, iniziato più per gioco che per altro negli anni ’60, divenne via via uno degli appuntamenti imperdibili richiamando personaggi dello spettacolo, del cinema della tv e del giornalismo.
Nato come risposta all’insalatiera d’argento, ovvero la Coppa Davis, questo torneo rimase un appuntamento fisso per ben 25 anni, tra partite a volte surreali, tra manifestazioni goliardiche e le grandi abbuffate divenute famose del post partita. La Dolce Vita era così arrivata in una Torvaianica che prima di allora era balzata alle cronache soltanto per il caso Montesi diventando così la Hollywood del litorale romano.
Ugo Tognazzi: tre festival per celebrarne il legame con Torvaianica
Lo scorso anno, a questo proposito, il Comune ha dedicato l’intero mese di agosto all’artista che a Torvaianica ha trascorso per 30 anni le sue estati, in compagnia della famiglia e degli amici di una vita. Torvaianica è stata uno dei luoghi più amati da Ugo, tanto da acquisirne il nome, “Villaggio Tognazzi”. Il litorale pometino non è stato solo il teatro della storia artistica e personale di Tognazzi, ma soprattutto ha rappresentato un luogo di sport e divertimento per tutti quelli che lo conoscevano. Un uomo dalle mille passioni che anche qui, in questa parte di costa laziale, ha coltivato passioni e sogni che lo hanno reso poi celebre in tutto il mondo.
I festival
Nonostante la pandemia i Festival dedicati a Ugo Tognazzi, sotto la Direzione artistica dei figli Ricky Tognazzi, Gianmarco Tognazzi e Maria Sole Tognazzi, sono stati tre: UgoPari30 nel 2020, TrentUgo del 2021 e la grande festa per i 100 anni dalla nascita di Ugo lo scorso anno con un ricchissimo programma di eventi, mostre ed appuntamenti che hanno richiamato a Torvaianica tanti ospiti. Degna di menzione anche la rievocazione del torneo dello Scolapasta ma in versione padel, tra gli sport più in voga del momento, chiamato la “padella d’oro”.
L’Hotel Biagio e il Centro Elisabetta
Tornando alla Torvaianica dei tempi d’oro due sono tra i luoghi-simbolo di quel periodo: l’Hotel Biagio, che oggi non esiste più perché è stato demolito (la struttura, passati i fasti, era finita in declino tanto da diventare un ecomostro), e il centro Elisabetta, entrambi location tra quelle maggiormente gettonate e nel primo caso scelta dallo stesso Ugo Tognazzi.
Tognazzi ma anche Fellini che qui decide di girare alcune scene del film “La Strada”: nella pellicola si vede la chiesa, ancora in costruzione, e il ristorante da Biagio, con l’insegna dell’epoca, che recitava “Da Biagio” e poi “Tutti i comfort”. La zona era frequentata dal protagonista, Anthony Quinn, e dal resto della troupe così come anche Arnold Schwarzenegger, che per un breve periodo ha abitato a Torvaianica, fino ad arrivare a Riccardo Cocciante, Sergio Fantoni e Marisa Merlini. Insomma, Torvaianica era veramente il centro del mondo dello spettacolo come avevamo approfondito del resto già in questo articolo.
Una menzione la merita anche il centro sportivo Elisabetta (ribattezzato dei VIP) – frequentato anche da un giovanissimo Francesco Totti – con annessa discoteca vicina, Le Grillon, che fino agli anni ’80 rappresentò davvero qualcosa di unico e innovativo per il litorale. La discoteca richiamava a suonare artisti di un certo calibro, uno su tutti Battiato, mentre l’intero quartiere, oggi completamente abbandonato, era moderno e funzionale: sotto i grattacieli c’erano tanti negozi come supermercati, macellerie, bar, pizzerie e così via. Di fronte al centro abitavano anche i genitori di Cristina Quaranta, una delle ragazze più famose di “Non è la Rai”.