Sono circa 10 milioni le dosi di vaccino contro il Covid-19 già prodotte in Europa e, entro dicembre, raddoppieranno. Il vaccino, ideato ad Oxford nell’Istituto Jenner, è stato prodotto anche con il contributo dell’Irbm di Pomezia e della multinazionale britannico-svedese AstraZeneca.
La produzione del farmaco è già iniziata. Delle 20 milioni di dosi previste, circa 3 milioni sono destinate alla popolazione italiana.
Sempre nel Lazio,Sanofi lavorerà al processo di formulazione, infialamento e confezionamento del proprio candidato vaccino anti-COVID19, sviluppato grazie a una tecnologia basata su proteina ricombinante a cui si aggiunge l’uso di un adiuvante di GSK, con cui abbiamo avviato una partnership per questo candidato vaccino. Il candidato vaccino è entrato ai primi di settembre nella Fase I/II di sviluppo e Sanofi prevede di passare alla Fase III entro dicembre 2020, mentre punta a una produzione globale in tutti i nostri siti produttivi di un miliardo di dosi nel 2021.
In questo contesto, lo stabilimento di Anagni ha un ruolo chiave insieme ad altri due siti Sanofi in Europa, presenti in Francia e Germania. Il sito è un centro di eccellenza a livello europeo per la produzione di prodotti farmaceutici sterili iniettabili e può contare su un team con una lunga esperienza nella produzione di vaccini a uso umano, ha già lavorato con diverse tecnologie e ha una profonda esperienza nel campo regolatorio.
A frenare l’entusiasmo della bella notizia c’è però la mancanza dell’autorizzazione da parte dell’Ema (European medicines agency). L’agenzia ha però iniziato la rolling reiew, cioè un’analisi continua dei dati forniti dai produttori farmaceutici sulla sperimentazione del vaccino.
Se i dati saranno buoni, questa autorizzazione potrebbe arrivare nel giro di un mese.
«Entro fine anno avremo le prime dosi di vaccino e da inizio del 2021 inizieremo le vaccinazioni. Dobbiamo fare gli ultimi sacrifici per avere le prime dosi entro fine anno e partire con il vaccino», ha commentato il ministro Luigi Di Maio.
L’Ema ha avviato la rolling review anche per il vaccino prodotto dalla BioNTech e Pfizer, il BNT162b2.
Questa decisione «si basa sui risultati preliminari di studi clinici precoci e non clinici – spiega l’Ema – condotti su adulti che suggeriscono che il vaccino innesca la produzione di anticorpi e cellule T (cellule del sistema immunitario, difese) che prendono di mira il virus. Sono in corso studi clinici su larga scala che coinvolgono diverse migliaia di persone dei risultati saranno disponibili nelle prossime settimane e mesi».
In Italia, inoltre, è iniziata anche la sperimentazone di un terzo vaccino, prodotto da ReiThera e sperimentato sull’uomo dallo Spallanzani di Roma.
Vaccini in fase di sperimentazione nel mondo
Al momento nel mondo ci sono ben 10 vaccini giunti alla fase 3 della sperimentazione:
- 4 dalla Cina prodotti da: Sinovac, Bejing Institute-Sinopharm, Wuhan Institute-Sinopharm e Cansino Biological,
- 1 dall’Europa prodotto da: Oxford-Irbm-AstraZeneca, quello americano di
- 1 dalla Russia prodotto da: Gamaleya,
- 3 dagli USA prodotti da: Novavax, J&J e Moderna-Niaid,
- 1 in collaborazione tra Europa, Cina e USA prodotto da: BionTech-Pfizer e Fosun Pharma.