Una casa da pulire e un’attività commerciale chiusa. E’ stato questo il bilancio per una signora di Torvaianica che vive e lavora sul Lungomare delle Sirene. Domenica scorsa, a causa delle piogge, la rete fognaria non ha retto riversando in diversi punti della via un fiume di acqua sporca. Il risultato? Una casa completamente invasa dal liquame – il quale è fuoriuscito dal bagno dell’abitazione – ed un negozio, un alimentari, che è dovuto rimanere chiuso perché inaccessebile al pubblico anche a causa dell’odore maleodorante sprigionato dal fiume di acqua “nera”.
La situazione, purtroppo, ci racconta la signora che ha scritto alla nostra redazione, va avanti da anni ma mai niente è stato fatto per risolvere il problema. “Ogni volta che piove un po’ più forte, o magari più a lungo del solito corriamo questo rischio.Tant’è che già a Febbraio si era ripetuto un episodio simile, siamo esasperati”.
Ad aggravare la situazione c’è poi ovviamente il classico (purtroppo) rimpallo di competenze – tante, ci dice la signora, sono state le segnalazione rimaste lettera morta all’Acea, ai Vigili Urbani, agli Uffici Comunali ecc. – a cui, in questo caso specifico, si è unita un’ulteriore “beffa”. “Appena successo il fatto abbiamo chiamato chiunque, anche i Vigili, ma nessuno è venuto a pulire o quantomeno a darci una mano. Possiamo noi cittadini pagare per cose che non dipendono da noi? E per ‘pagare’ intendo in tutti i sensi: chi mi restituisce le due giornate di lavoro perse, dato che anche il giorno successivo non ho potuto aprire?”