Si parte dai problemi reali. Dalle periferie, dal rapporto con i cittadini. Ha le idee chiare Veronica Felici, neo sindaco di Pomezia. La sua elezione è fresca di poche ore: è passata al primo turno contro due avversarie, Eleonora Napolitano – alla guida della coalizione del centrosinistra – e Stefania Padula – candidata per il Movimento 5 Stelle – e due avversari, Giacomo Castro – presentatosi con la lista Valore Civico – e Antonio Di Lisa, a capo di Sinistra Italiana.
“A fianco dei cittadini”
“Per me è un grande onore e un orgoglio essere stata nominata sindaco. Amo questa città, la conosco in ogni angolo. Governerò a fianco dei cittadini”, ha dichiarato ai nostri microfoni l’esponente di Fratelli d’Italia. Una vita dedicata alla politica, ha lasciato il suo ruolo di assessore al bilancio al Comune di Ardea non appena accettata la candidatura al ruolo sindaco di Pomezia, città dove è cresciuta dall’età di 2 anni.
Si aspettava di essere eletta al primo turno?
“Questa è stata una campagna elettorale veloce: in questo periodo ho girato tanto il territorio e ho avuto l’opportunità di conoscere persone e associazioni: ho parlato con comuni cittadini, volontari e industriali, ascoltando i problemi di tutti. Ho percepito in tutti la forte volontà di cambiamento e sì, anche entusiasmo, quindi ho creduto che potesse esserci la vittoria al primo turno”.
Visto a posteriori, è stato quindi meglio evitare i confronti tra candidati per passare il tempo tra la gente?
“Non volevo ‘evitare i confronti’: ho sempre amato confrontarmi con chiunque. Per quanto riguarda il primo dibattito tra candidati, ho avuto un serio contrattempo, per cui non ho potuto presenziare. Ma sono stata attaccata. Ho quindi scelto un’altra linea, spinta anche dagli stessi cittadini, che chiedevano un rapporto diretto. Ho quindi preferito ascoltarli, senza strumentalizzazioni. Purtroppo non ho potuto incontrarli tutti per mancanza di tempo, ma lo farò prestissimo, come promesso, perché mantengo sempre le mie promesse”.
“Recuperare il rapporto con la città”
Cosa farà quindi?
“Ho intenzione di recuperare il rapporto con la città, quello che è stato perso negli ultimi 17 anni. Quello che voglio è una Pomezia senza barriere, neanche metaforiche: è mia intenzione ascoltare, anche attraverso la squadra di governo, le esigenze di chi ogni giorno si ritrova ad affrontare i vari problemi, per trovare le soluzioni più adatte, ovviamente per quanto effettivamente realizzabile. Per questo già nei primi giorni incontrerò quei comitati di quartiere che non sono riuscita a vedere in campagna elettorale, per capire le esigenze più impellenti. C’è bisogno di rete e collaborazione, è importante il confronto, sempre”.
Il problema grande sarà quello legato alla condizione economica del Comune. “Bisogna per prima cosa vedere quali sono i reali conti lasciati in eredità dalla passata amministrazione. Per questo avrò quanto prima un incontro con i Commissari, che mi illustreranno la situazione. Ma questo non toglie che Pomezia avrà una guida che farà di tutto per il rilancio del territorio, grazie al filo diretto con la Regione e il Governo centrale: cercheremo fondi e aiuti concreti”.
Mano tesa verso le opposizioni
Lei ha parlato di collaborazione: ci sarà anche con l’opposizione?
“È quello che spero. Mi auguro che ci sia un’opposizione seria, propositiva e non distruttiva, che sappia riconoscere quanto di buono vogliamo fare per la città. Abbiamo tutti lo stesso scopo: fare bene per il nostro territorio. Spero che si possa lavorare insieme per il rilancio di Pomezia, senza pregiudizi: ho già incontrato i candidati in un cordiale scambio di saluti, auspico che questo clima possa proseguire anche in aula, per il bene dei cittadini e del territorio. L’opposizione verrà ascoltata sempre. Io mi sento il sindaco di tutti, non solo di chi mi ha votata. Perché Pomezia è di tutti: ogni cosa buona che faremo sarà a favore di tutta la cittadinanza. Chiedo solo l’opportunità di lavorare, da parte mia c’è l’impegno, la serietà, l’onestà e la volontà di fare bene per la mia città”.
Quali sono le sue priorità?
“Come detto la mia grande preoccupazione sono i conti pubblici, quindi per prima cosa incontrerò i Commissari, che già ringrazio, per approfondire la situazione. La mia intenzione è ovviamente quella di evitare il dissesto finanziario, perché la città non merita di essere attanagliata dalle conseguenze che questo atto comporta. Mi confronterò con il Governo, se sarà necessario, so che i Commissari hanno fatto un ottimo lavoro di studio dei conti, così come dell’organizzazione comunale. Una volta chiaro questo punto potremo partire con il nostro programma”.
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