E’ passato un altro giorno e ancora non si vede la luce nel caso che a Pomezia riguarda il trasferimento degli alunni del Pascal e del Picasso alla Selva dei Pini. Con oggi sono cinque i giorni di scuola persi dai ragazzi passati, per quanto riguarda il liceo scientifico Pascal, fuori dal plesso di Via Pietro Nenni. Peraltro stamattina pure sotto la pioggia.
Di soluzioni infatti non ne sono arrivate: l’unica novità, che novità non è considerando lo stallo che ormai nessuno sembra in grado di interrompere, è l’ennesimo attacco squisitamente politico che arriva nuovamente dal Comune di Pomezia. Il Sindaco Veronica Felici ha infatti replicato alla dura nota della Città Metropolitana di Roma Capitale ribadendo la propria linea: le responsabilità sono soltanto in capo all’ex Provincia.
Il Sindaco Felici: “Istituti Pascal e Picasso di Pomezia, stop allo scaricabarile, Città Metropolitana ascolti la reale richiesta degli studenti”
“Non è questione di essere “sconcertati”, come ha avuto modo di far presente Città Metropolitana in un comunicato stampa. È questione che la Città Metropolitana è in malafede”. Si esprime così il Sindaco di Pomezia Veronica Felici sull’ormai nota vicenda degli studenti degli Istituti superiori Pascal e Picasso.
“Mi fa piacere apprendere che la Città Metropolitana faccia presente che ci sono state diverse interlocuzioni tra il Comune di Pomezia e la Città Metropolitana stessa – sottolinea il Sindaco – a testimonianza del fatto che è dallo scorso giugno, ovvero da quando il Comune di Pomezia si è reso conto che Città Metropolitana non avrebbe risolto neanche per questo anno scolastico il problema della collocazione delle aule didattiche per gli studenti del Pascal e del Picasso, che il Comune di Pomezia sta cercando di dialogare con la Città Metropolitana per trovare una soluzione definitiva al problema creato da Città Metropolitana stessa. Apprendo con piacere anche che Città Metropolitana comunichi che per il futuro ha trovato una soluzione al problema delle aule mancanti per gli Istituti Pascal e Picasso. La realtà dei fatti è che oggi il problema non è risolto e il disagio degli studenti è reale”.
Oggi, infatti, spiega il Primo Cittadino, “per il quarto anno consecutivo, Città Metropolitana ha deciso di dislocare 7 classi dei due istituti in un luogo decentrato e scomodo da raggiungere per tutti i ragazzi. Appurato che il problema esiste, è necessario fare chiarezza – una volta per tutte – su come gli studenti e i genitori chiedono che venga risolto. La richiesta degli studenti e dei genitori degli istituti Pascal e Picasso è questa: avere un servizio di navetta dedicato agli alunni che sono costretti a raggiungere le sedi distaccate a Selva dei Pini dei due istituti per frequentare le lezioni”.
“Città Metropolitana provveda al servizio di navetta”
“Questa è la loro legittima richiesta e che, ribadisco, io considero un sacrosanto diritto. Città Metropolitana – fa presente il Sindaco Felici – non è in grado di trovare gli spazi idonei per le aule didattiche? Almeno fornisca un servizio di supporto. Ecco perché gli studenti e i genitori sono scesi in piazza, con slogan e striscioni che proclamano la necessità di avere una navetta dedicata che li porti direttamente al complesso di Selva dei Pini. Dov’è la navetta che ci spetta?, hanno infatti gridato a gran voce i ragazzi”.
“Il trasporto pubblico locale che Città Metropolitana continua a menzionare è un’altra cosa; è un’altra faccenda che ha un costo, quello del biglietto, che va sostenuto dalle famiglie. Si tratta, infatti, del servizio di trasporto pubblico locale al quale accedono tutti i cittadini e chi ne abbia bisogno. C’è un’altra questione alla base di tutto ciò, ovvero quella dell’edilizia scolastica ferma: da oltre 30 anni non vengono costruiti edifici scolastici a Pomezia e dintorni; il Comune limitrofo, Ardea, non ha scuole superiori e la popolazione del nostro Comune è in continua crescita, mentre l’edilizia scolastica non è andata di pari passo”.
“Serve un piano di edilizia scolastica da attuare subito, soldi in bilancio già per questo anno per fare una scuola a Pomezia, una succursale stabile e al centro della città e per riqualificare le aule già esistenti che sono in condizioni precarie, a causa della mancanza di manutenzione. Per tutte queste ragioni lunedì prossimo mi sono resa disponibile ad accompagnare gli studenti e i genitori da Città Metropolitana per un confronto su soluzioni che possono essere condivise: che la si finisca di fare scaricabarile, approfittando del fatto che un tavolo comune su tutta la situazione non è stato fatto”, conclude il Sindaco Felici.