E alla fine i disagi sono arrivati. Dopo la manifestazione di ieri in piazza, alla quale farà seguito quella di lunedì prossimo, gli studenti del Pascal di Pomezia si scontrano oggi con la dura realtà dei fatti: senza navetta o collegamenti di altro tipo l’unica soluzione è restare a casa oppure, come sta avvenendo in questi minuti, rimanere “accampati” fuori dalla scuola di Via Pietro Nenni.
Come spiegato ieri in una lettera diffusa dal Consiglio d’Istituto, nel plesso principale questi ragazzi, per ragioni di sicurezza (sono 130 gli studenti in più rispetto alla capienza massima dell’edificio), non possono entrare; ma non possono raggiungere nemmeno la succursale della Selva dei Pini dove sono stati trasferiti perché, come vi stiamo raccontando da tempo, quest’anno il servizio di bus navetta non è stato attivato. E al di là delle responsabilità, delle competenze, e del garbuglio burocratico tutto italiano fatto di rimpalli da un Ente all’altro, questa foto dovrebbe spingere molti a riflettere. Anzi tutti noi.
Le immagini dal Pascal oggi 24 ottobre 2023
C’è chi gioca a scacchi, chi parla, chi sta al telefono. Sono arrivati a gruppetti gli studenti del Pascal, 5 le aule coinvolte della scuola, 2 quelle del Picasso, che stamattina, di fatto, non hanno potuto recarsi alla Selva dei Pini. Perdendo ore di scuola e le lezioni. Se ieri infatti, complice il corteo che li aveva portati a manifestare sotto la sede del Comune di Pomezia, il problema era stato bypassato, oggi, inevitabilmente i disagi sono arrivati puntuali.
Per le famiglie che non hanno la possibilità di raggiungere la succursale accompagnando in auto i figli del resto non c’è altra alternativa; molti studenti sono già di per sé pendolari e una volta raggiunta la sede principale con i mezzi del trasporto pubblico non possono andare oltre mancando, com’è noto, un servizio compatibile con gli orari scolastici. Niente navetta, niente scuola, c’è poco da fare. E allora o si resta a casa, o si aspetta fuori scuola, con lo scenario che inevitabilmente si ripeterà nei prossimi giorni se non verranno trovate altre soluzioni. In barba al diritto allo studio.