Oggi, venerdì 15 ottobre 2021 è stata inaugurata a Pomezia Chiamata alle arti – Fare scuola, l’intervento dell’artista ivan (Ivan Tresoldi, Milano 1981) nell’ambito di Sol Indiges. Arte pubblica a Pomezia tra mito e futuro promosso dal Comune di Pomezia, in collaborazione con la Fondazione Pastificio Cerere, a cura di Marcello Smarrelli.
Alla presenza del Sindaco di Pomezia Adriano Zuccalà, della vice Sindaco Simona Morcellini, del presidente della Fondazione Pastificio Cerere Flavio Misciattelli e il direttore artistico e curatore del progetto Marcello Smarrelli e dell’artista, si è svolta la performance Il verso più lungo del mondo, durante la quale ivan ha trasformato, insieme agli studenti delle scuole coinvolte, il percorso che porta dalla Scuola Publio Virgilio Marone alla Biblioteca comunale Ugo Tognazzi in un grande foglio bianco, su cui ha realizzato un segno grafico ininterrotto con i versi di Dante e di Virgilio, per rivendicare il diritto delle parole poetiche di farsi strada nello spazio urbano, scenario quotidiano delle nostre vite.
Chiamata alle arti – Fare scuola ha interessato anche le facciate della Scuola Publio Virgilio Marone, il campo sportivo con il muro ad esso adiacente della Scuola Orazio e le inferriate di entrambi gli istituti, dove ora campeggiano dipinte le parole scelte in un “censimento ideale e creativo della fantasia, della parola, della poesia con studenti, insegnanti e familiari”, come ha dichiarato lo stesso artista, raccolte in una serie di incontri partecipativi e inclusivi insieme agli studenti.
Come ha sottolineato il sindaco Adriano Zuccalà: “Pomezia è un teatro di arte urbana a cielo aperto. Dopo l’opera di Agostino Iacurci che ha cambiato volto alla nostra biblioteca comunale, il progetto Sol Indiges, con le opere di ivan, lascia il segno sulle scuole medie Orazio e Marone ma soprattutto nei cuori di studenti e studentesse che in queste settimane hanno vissuto un’esperienza unica di partecipazione e condivisione, che assume oggi un significato ancora più importante. Siamo felici infatti di inaugurare “Chiamata alle Arti – Fare Scuola” in una piazza piena di ragazzi e ragazze, con tutte le scuole del territorio presenti: un segnale importante di ripartenza per Pomezia e per il Paese intero”.
La vice sindaco Simona Morcellini ha proseguito: “Sol Indiges continua a illuminare la nostra città con la poesia di ivan che ci accompagna in un viaggio nell’arte delle parole. Le parole sono il tramite tra il dentro e il fuori, i segni che superano i confini, l’espressione che traduce in materia il pensiero. Le parole che i ragazzi hanno impresso sulle loro scuole, quelle che hanno ascoltato nello spettacolo “Dare la parola”, quelle che hanno sussurrato durante la perfomance “Il verso più lungo del mondo”, rimandano all’affascinante viaggio narrato da Dante, di cui celebriamo i 700 anni dalla morte, e a cui Pomezia ha dedicato questo progetto lungo un anno. Il sole del genius loci fa luce sulle radici e illumina appieno quella connessione tra passato e presente su cui Pomezia ha scommesso, proiettandoci in un domani fatto di bellezza, cultura e vita”.
“La Fondazione Pastificio Cerere – hanno commentato Flavio Misciattelli e Marcello Smarrelli – è sempre in prima linea al fianco delle istituzioni e delle amministrazioni che vogliono mettere in campo ambiziosi progetti di rigenerazione urbana attraverso l’arte contemporanea, interessate a pratiche artistiche legate alle politiche culturali e ai territori, a progetti di arte pubblica e partecipata, a programmi educativi alternativi. Siamo convinti che il progetto realizzato con ivan e Agostino Iacurci rappresenti un modello efficace e innovativo per affrontare importanti questioni legate al vivere comune e al decoro urbano, attraverso un nuovo ruolo degli interventi di Urban Art e di pittura murale che, se correttamente impiegati, rappresentano un potente strumento di conoscenza e diffusione di idee”.
Con questo secondo progetto, dopo gli interventi di Agostino Iacurci sulle pareti della biblioteca Ugo Tognazzi inaugurati nel marzo 2021, Sol Indiges riafferma la volontà di incrementare il patrimonio culturale della città attraverso interventi di Urban Art, nell’intento di riannodare il filo della storia contemporanea di Pomezia con il mito delle origini. Le opere d’arte realizzate, che riflettono anche sulle figure di Enea e Virgilio, rappresentano il contributo di Pomezia alle celebrazioni nazionali per il settecentesimo anniversario della morte di Dante, dato il ruolo centrale che essi hanno avuto nella Divina Commedia.
In chiusura, l’Assessora Miriam Delvecchio ha annunciato l’avvio del progetto “Raggi di Futuro” in collaborazione con i quattro istituti superiori di Pomezia, per la realizzazione di quattro murales, uno per ogni istituto: “Con questo progetto vogliamo lavorare sull’agenda 2030 e sul curriculum dell’educazione civica valorizzando l’attività artistica e culturale degli studenti della nostra Città, che non solo renderanno più belli i loro edifici scolastici ma lasceranno la loro impronta a chi arriverà dopo”.