Sembra una scena surreale e invece è tutto vero. Dopo anni di battaglie, ordinanze, ricorsi e pronunciamenti, stamattina, venerdì 21 luglio 2023, un nuovo cancello è spuntato a sbarrare la strada nell’antico Borgo di Pratica di Mare a Pomezia. Insomma, la storia si ripete e riaccende il caso attorno a quello che, a tutti gli effetti, rappresenta il vero centro storico di Pomezia.
Chiuso (di nuovo) il borgo di Pratica di Mare
Da sempre e storicamente usufruibile dalla cittadinanza, un cancello era apparso nel 2016 a sbarrare l’ingresso nel borgo; poi, dopo le battaglie portate avanti con decisione dai cittadini e dalle Associazioni, si era arrivati alla rimozione di tutti gli ostacoli con il borgo che, finalmente, era tornato di nuovo accessibile a tutti (seppur con i lavori iniziati all’interno e una lunga sfilza di recinzioni).
Adesso però l’incredibile – ed ennesimo – colpo di scena: la proprietà, nonostante le sconfitte subite in questi anni al Tar e al Consiglio di Stato, le ordinanze del Comune di Pomezia, fino ad arrivare ai pronunciamenti di altri Enti (l’ultimo nel dicembre scorso), ha deciso – in attesa di saperne di più – di tornare a chiudere il libero accesso. Con un nuovo cancello: che riporta indietro le lancette a Pomezia ad un periodo che ormai eravamo convinti di non vedere più.
La replica della Nova Lavinium
A seguito della pubblicazione della notizia la società Nova Lavinium ha inviato alla nostra Redazione una richiesta di rettifica che pubblichiamo di seguito in forma integrale:
“A nome e per conto della Nova Lavinium SrL, con riferimento alla notizia apparsa il 21 luglio us a firma Luca Mugnaioli, vi invito – ai sensi della legge sulla stampa – a rettificarne il contenuto, che appare totalmente infondato e travisante. Viene omesso infatti di riportare che con sentenza del 4 luglio 2023 del tribunale civile di Velletri che le aree di circolazione interne al Borgo di Pratica di Mare sono state dichiarate interamente private e di proprietà esclusiva della Nova Lavinium srl – altresì tale pronuncia del Giudice ha escluso qualsiasi assoggettamento delle aree in parola alla servitù pubblica di passaggio. Ciò è ben noto alle associazioni La Lente e Latium Vetus, quest’ultima intervenuta nel predetto Giudizio. Una volta terminati i lavori di restauro e riqualificazione, la accessibilità al Borgo sarà regolamentata nel rispetto della conservazione e tutela del bene, nonché compatibilmente con le attività interne al Borgo stesso. La apposizione del cancello legittima assolve pertanto anche alla funzione di protezione, tutela e sicurezza del complesso monumentale interamente privato. La finalità di tutto questo è la valorizzazione, che la famiglia Borghese da anni porta avanti, di un Borgo che costituisca un polo culturale e attrattivo per tutto il territorio, con un significativo riflesso in termini paesaggistici e anche occupazionali”.