“Una scuola condivisa, sicura, e di qualità”. Questo lo slogan scelto per la protesta che andrà in scena venerdì 3 novembre a Pomezia: in piazza scenderanno le famiglie degli studenti della scuola Marone che a breve dovranno trasferirsi nella nuova sede di Via dei Castelli Romani come deciso dal Comune.
La posizione dei genitori è però chiara: no all’operazione per evitare che i propri figli, sostengono, finiscano dentro ad un’una struttura non adeguata. Tante, troppe, le perplessità attorno a questo stabile costato – è sempre bene ricordarlo – oltre 6 milioni di euro: per questo nei giorni scorsi era stata lanciata una petizione e annunciata una manifestazione per protestare contro quanto stabilito dall’Amministrazione comunale. Manifestazione che si svolgerà dunque dopodomani.
Il corteo
Stando a quanto comunicato dai genitori, le famiglie, con gli studenti al seguito, si ritroveranno alle ore 9.00 in Via della Tecnica, davanti alla scuola Marone. Da lì poi il corteo si muoverà in direzione di Piazza Indipendenza per arrivare fin sotto la sede del Comune di Pomezia. Il Sindaco Veronica Felici, si apprende, dovrebbe poi incontrare una delegazione delle famiglie nel pomeriggio.
La replica dei genitori al Sindaco Veronica Felici
Intanto abbiamo intervistato l’Architetto Massimo Andreoli che si sta occupando di coordinare le attività dei genitori, compresa la manifestazione che si svolgerà venerdì. Le famiglie vogliono spiegare infatti la propria posizione rispondendo, seppur a distanza, a quanto dichiarato recentemente alla stampa locale dal Primo Cittadino Veronica Felici. Una linea nota quella della sua Giunta, come anticipato dal nostro giornale all’indomani dell’acquisizione dello stabile di Via dei Castelli Romani.
L’Amministrazione Comunale, com’è noto, ha deciso di procedere con l’acquisto dell’immobile di via dei Castelli romani 24 per trasferirvi gli alunni della scuola Marone: perché siete contrari?
“Perché siamo fortemente preoccupati per il futuro dei nostri Figli. La scelta del Consiglio Comunale di procedere all’acquisto dell’immobile di via dei Castelli Romani 24, come sede provvisoria per la scuola PV Marone, non ci convince. Troppi interrogativi sono ancora per noi senza risposta. Ascoltiamo la Sindaca Felici dire “siamo in carica da 4 mesi e stiamo affrontando una emergenza che richiede scelte rapide per concretizzare l’adeguamento antisismico delle strutture scolastiche di Pomezia e per non perdere i finanziamenti richiesti”. Benissimo, in questo ci trova pienamente d’accordo, ma come quasi sempre accade nella vita di tutti noi, si possono adottare scelte diverse per arrivare alla soluzione di un problema”.
“Noi Genitori, al netto di quello che possiamo pensare come Cittadini, poco importa se l’Amministrazione Comunale acquista uno o dieci immobili. E’ nelle Sue prerogative ed eventualmente ne risponderà all’opinione pubblica ed all’opposizione politica la quale farà le battaglie che riterrà opportune nelle sedi opportune. A noi Genitori interessa principalmente il destino dei nostri Figli per i prossimi 2 anni e quindi chiediamo rassicurazioni concrete dalla Sindaca. Per questo noi non ci limitiamo a protestare. La protesta è un atto unilaterale che generalmente non porta a risultati concreti ma solo a generiche promesse. Noi oltre a protestare proponiamo soluzioni alternative concrete e chiediamo risposte ed impegni concreti dall’Amministrazione Comunale, d’altronde non potremmo fare altrimenti, ce lo impone il nostro ruolo genitoriale”.
Certificazione antincendio e anti sismica: le perplessità
Quali sono i principali dubbi che avete?
“In primo luogo la tempistica e la sicurezza strutturale. L’Amministrazione Comunale continua a sostenere che l’edificio di via dei Castelli Romani sarà pronto per il 22/12/2023, data fissata per il trasferimento della Scuola, così che si possano riprendere le attività nella nuova sede per l’8 gennaio 2024. La Sindaca continua a confermare questa affermazione in tutte le sedi e questo, in una logica di contrapposizione politica con la Minoranza, potrebbe anche essere comprensibile, ma di certo non può funzionare con noi Genitori. Noi non siamo la controparte dell’Amministrazione Comunale, al contrario invece, siamo i destinatari del servizio pubblico e per questo pretendiamo rispetto che non può prescindere dalla verità. Non serve infatti un ingegnere per valutare, guardando oggi l’edificio di via dei Castelli Romani 24, quanto sia inverosimile questa scadenza del 22/12/2023″.
Di questo ne siamo convinti anche noi come vi abbiamo più volte riportato in queste pagine.
“Basterebbe considerare che attualmente l’edificio risulta, per i dati in nostro possesso, che sia dotato di una sola scala interna. In precedenza vi era anche una scala esterna che recentemente è stata demolita (perché?). A questo proposito il DM 26 agosto del 2022 – Norme di prevenzione incendi per l’edilizia scolastica, prevede al punto 5,2 quanto segue: “ 5.2 Sistema di via di uscita…omissis….Gli spazi frequentati dagli alunni o dal personale docente e non docente, qualora distribuiti su più piani, devono essere dotati, oltre che della scala che serve al normale deflusso, almeno di una scala di sicurezza esterna o di una scala a prova di fumo o a prova di fumo interna. In altre parole, per spostare la scuola PV Marone nell’edificio di via dei Castelli Romani 24, è necessario prima costruire una nuova scala, che ragionevolmente prevede un tempo di realizzazione, tra progetto, Genio Civile, realizzazione, collaudo e finiture, di almeno 4 mesi. Aggiungo che le NTC2018 – NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI, approvate con Decreto Ministeriale 17 gennaio 2018, prevedono al punto 8. “ 8.4.3 INTERVENTO DI ADEGUAMENTO L’intervento di adeguamento della costruzione è obbligatorio quando si intenda: … omissis …
e) apportare modifiche di classe d’uso che conducano a costruzioni di classe III ad uso scolastico o di classe IV.” Attualmente l’edificio di via dei Castelli Romani 24 è ad uso uffici, quindi la sua modifica di classe d’uso da uffici a scuola, impone un intervento di adeguamento sismico, il quale ragionevolmente durerà almeno 2 anni. Cioè, paradossalmente, la soluzione adottata dall’amministrazione comunale per risolvere il problema dell’adeguamento sismico della pv marone contiene di nuovo il problema. Queste due semplici analisi, che noi Genitori abbiamo svolto autonomamente, non possono essere sfuggite agli Uffici Tecnici del Comune, eppure la Sindaca, continua a sostenere che l’edificio di via dei Castelli Romani 24 sarà pronto per il 22 dicembre 2023, senza dare però spiegazioni nel merito. Per questo noi Genitori siamo molto preoccupati e chiediamo risposte tecniche concrete e non semplici promesse”.
Che cosa proponete voi Genitori?
“La nostra proposta si è composta ed articolata in questi giorni di confronto intenso tra tutti noi Genitori ed è stata in qualche maniera fotografata da un sondaggio interno che abbiamo svolto e che ha visto l’adesione di circa 340 tra genitori e parenti direttamente ed indirettamente coinvolti. Il campione ci sembra significativo per cui queste indicazioni riteniamo andrebbero prese in considerazione da parte dell’Amministrazione Comunale”.
“Nel merito, noi siamo convinti che esista la possibilità di procedere con una variante in corso d’opera che possa consentire l’esecuzione dei lavori di adeguamento sismico dall’esterno dell’edificio mantenendo la scuola operativa all’interno. Questo approccio sappiamo che è stato adottato e si continua ad adottare da molte Amministrazioni Comunali in molte scuole sul territorio nazionale, per l’adeguamento sismico, per l’efficientamento energetico e per tutti gli altri interventi edilizi che riguardano l’involucro dell’edificio”.
“Noi Genitori crediamo che questa possa essere una soluzione alternativa a quella adottata dalla Sindaca, che avrebbe molti risvolti positivi, ad esempio:
- Gli Studenti e gli Insegnanti, invece che essere spostati e stressati in sedi diverse, potrebbero rimanere nella sede attuale, certo con qualche fastidio, ma come è accaduto nelle altre scuole che hanno già adottato questo criterio, si tratta di fastidi accettabili e sicuramente minori dei fastidi conseguenti all’ipotizzato spostamento in altra sede;
- Consentirebbe forse di ridurre le spese dell’intervento sull’edificio attuale di via della Tecnica perché le opere non andrebbero ad interessare gli interni dell’edificio ma solo le superfici esterne;
- Non obbligherebbero l’Amministrazione Comunale a dover acquistare alcun immobile o manufatto prefabbricato per garantire una sede alternativa alla scuola PV Morone, fermo restando che magari l’Amministrazione Comunale può decidere di acquistare l’immobile di via dei Castelli Romani 24 per altri usi”.
“Questa soluzione, pur avendo tanti vantaggi, non mi pare venga mai citata o considerata dalla Sindaca nei suoi discorsi né tantomeno nei discorsi svolti in Consiglio Comunale. Magari potrebbe essere non praticabile, ma noi Genitori, anche qui, vorremmo avere la certezza tecnica, cioè vorremmo che l’Amministrazione Comunale, tramite l’Ufficio Tecnico preposto, ci dimostrasse che questa soluzione proprio non si possa perseguire”.
“Se questa soluzione non fosse praticabile, noi Genitori saremmo chiaramente disponibili ad accogliere l’ipotesi di spostamento in altra sede, sia essa edificio o manufatti prefabbricati scolastici (no container), perché anche noi siamo consapevoli dell’opportunità di usufruire dei fondi PNRR, ma in questo caso la nuova sede dovrà rispondere totalmente ai requisiti di qualità e sicurezza previsti dalla normativa applicabile alle scuole. Lo prevede la legge, lo prevede il buon senso e noi Genitori lo pretendiamo”.
“Su questo punto vorremmo essere chiari: in nessun caso noi Genitori consentiremo che i nostri Figli siano collocati in strutture che non siano totalmente adeguate alle normative specifiche applicabili alle scuole o che siano oggetto di deroghe da parte di organi amministrativi preposti. Questo vale per la normativa antisismica, per la normativa antincendio ed in generale per la normativa sull’edilizia scolastica”.
Quali sono per voi Genitori le altre caratteristiche irrinunciabili per l’eventuale nuova sede?
“Oltre alla conformità normativa, un altro aspetto importante riguarda l’accessibilità. Anche riguardo questo tema, abbiamo svolto un sondaggio interno da cui risulta che il 50% degli studenti raggiunge e lascia la scuola a piedi. Per cui, considerando che le famiglie hanno iscritto i propri figli nella scuola PV Marone, perché collocata in via della Tecnica, è ovvio che sarà necessario garantire un collegamento pedonale tra via della Tecnica e la nuova eventuale sede. Considerando che la scuola PV Marone attualmente conta circa 700 alunni, tale collegamento pedonale dovrà essere capiente per il transito di circa 350 studenti e relativi genitori: si tratta cioè di circa 700 individui che due volte al giorno, in poco più di 15 minuti, si riverseranno nel medesimo percorso pedonale”.
“Peraltro questo percorso dovrà rispondere alle indicazioni del decreto del Ministro dei lavori pubblici 14/06/1989, n. 236 riguardo il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche in relazione alle caratteristiche delle pavimentazioni ed ai raccordi tra marciapiedi e spazi carrabili, e questo comporterà opere ed impegni economici non marginali. Poi esiste il problema delle auto. Anche in questo caso si devono considerare circa 350 auto che si riverseranno al mattino sull’unica via disponibile, cioè via dei Castelli Romani, che in quell’ora è già molto trafficata. E poi esiste il problema dei parcheggi che ad oggi non sembra ancora avere trovato una soluzione nella trattativa con il condominio adiacente (Bricofer-grattacielo)”.
“A fronte di tutto ciò noi Genitori ci domandiamo se sia stata mai considerata l’ipotesi di posizionare manufatti prefabbricati scolastici (no container), nel vasto terreno incolto adiacente l’edificio scolastico di via della Tecnica.
Questa soluzione, qualora fattibile, risolverebbe al 100% il problema dell’accessibilità. Non più marciapiedi da predisporre o scuolabus da attivare e soprattutto non più stress per le Famiglie”.
Quindi, pare di capire che i Genitori non sarebbero contrari ai moduli prefabbricati scolastici come sostiene il Sindaco?
“Quella dei Moduli Prefabbricati Scolastici è una delle soluzioni che potremmo accettare se coerenti con quanto già detto riguardo le prestazioni di sicurezza e qualità. Questo emerge dal nostro sondaggio interno. Dice la Sindaca “Noi ai 42 moduli ‘usa e getta’ preferiamo un palazzo di cemento e acciaio, un patrimonio sicuro, che puoi vedere e toccare, riutilizzare, al limite rivendere, in futuro.” Ma in questa frase, dove sono gli studenti? Questa è una valutazione che può fare un Amministratore di un fondo Immobiliare che chiaramente cura gli interessi della propria società, non una Sindaca che dovrebbe in primis tutelare il benessere dei propri Cittadini ed in particolare dei ragazzi che vanno a scuola”.
“Ed ancora dice la Sindaca riferendosi ai problemi ereditati dalla precedente Amministrazione “ Ed ora stiamo cercando non solo di risolverli, ma anche alla svelta, e con soluzioni che non siano ‘usa e getta’, ma definitive, vantaggiose dal punto di vista economico, come farebbe il buon padre di famiglia.” Noi tutti siamo Genitori, padri e madri di famiglia, ma a nessuno di noi verrebbe mai in mente di anteporre il vantaggio economico alla sicurezza ed al benessere dei propri Figli. Per tutto questo siamo preoccupati e protestiamo, perché non sentiamo risuonare nelle parole della nostra Sindaca i valori sociali che vorremmo regolassero la nostra Comunità. Per tutto questo chiediamo risposte concrete perché la nostra priorità non è il vantaggio economico ma la salvaguardia dei nostri Figli. Invitiamo quindi tutti i Cittadini a darci supporto partecipando alla manifestazione che si terrà venerdì 3/11 a partire dalle ore 9 nella piazza del Comune”.