Sono finalmente iniziati i lavori di rimozione del cancello posto all’ingresso del borgo di Pratica di Mare, a Pomezia. Proprio in queste ore la società Nova Lavinium sta provvedendo alla rimozione della seconda cancellata, come stabilito dall’ordinanza emanata dal Comune di Pomezia lo scorso 8 ottobre 2020. Sul posto è presente anche la polizia locale di Pomezia, per monitorare i lavori di rimozione. Da domani, quindi, il borgo medievale torna ad essere aperto ai visitatori.
Un’ottima notizia per tutti i cittadini che si sono battuti per la riapertura del borgo ma, purtroppo, sembra già essere sorto un nuovo problema. La rimozione del cancello, infatti, non consentirà ai visitatori di accedere integralmente al borgo, ma solo ad una parte. Si tratta di uno spazio circoscritto della piazza, delimitato da barriere in rete e teli.
Ciò sta a significare che l’ordinanza sarebbe stata rispettata solo in parte, almeno per il momento. Probabilmente, la presenza di queste ulteriori recinzioni darà inizio a nuove battaglie da parte del Comune e delle Associazioni che da anni si battono per “riappropriarsi” dell’intero borgo, in modo che chiunque possa passeggiare per tutte le strade che lo compongono, ammirandone tutta la bellezza.
Ma cosa ne pensa l’amministrazione comunale di tutto ciò? “La rimozione del cancello è una nostra vittoria, è un principio che si afferma. Il fatto che abbiano messo una nuova cancellata all’interno non la vedo come una presa in giro nei confronti dei cittadini e dell’amministrazione: quelli sono edifici pericolanti e, fino a quando non termineranno i lavori di ristrutturazione, è rischioso passare nelle stradine, che sono molto strette”.
Ma non sarebbe stato meglio, invece di chiudere l’intero borgo tranne la piazza, mettere in sicurezza i vari edifici attraverso delle transenne o dei teli?
“Quelle sono procedure più costose che solitamente vengono fatte in un secondo momento, ma spesso, in caso di strade strette, si sceglie di tutelare l’incolumità delle persone rendendo interdetto il passaggio”.
Quindi dobbiamo scordarci di poter riavere il borgo per intero?
“Questo no, è solo questione di tempo: a marzo il Tribunale si esprimerà sulla vicenda per quanto riguarda la proprietà delle strade”. Finora la famiglia Borghese non ha mai mostrato i certificati di proprietà che attestino che il Borgo appartenga ai privati. Salvo colpi di scena, quindi, il giudice dovrebbe confermare quando deciso finora: ovvero che le strade sono comunali e possono e devono tornare ai cittadini di Pomezia.