Ci troviamo in Via Cavour, proprio all’altezza della fermata degli autobus, area notoriamente conosciuta a Pomezia come “al Pucci”. Qui, questa mattina, un cartellone è stato divelto dal vento staccandosi dal marciapiede. Ora, al di là delle ovvie considerazioni circa la pericolosità della situazione, dalla chiusura del percorso pedonale che costringe le persone ad entrare in strada, al fatto stesso di avere un cartellone libero di “volare via” chissà dove, quello che ci chiediamo è questo: come è possibile fare un lavoro del genere? Dalle foto emergono infatti diverse anomalie, che definire incomprensibili è poco. Si può fissare della cartellonistica con un solo foro nel terreno, peraltro riempito con dei chiodi forse per aumentarne lo spessore? Si può, ancora, ‘fissare’ il secondo palo con del fil di ferro ad un altra installazione? Si può sperare che altro fil di ferro legato questa volta ai vertici della struttura regga e mantenga stabile quest’opera incentrata sul puro equilibrismo?
Tanto è vero che, a proposito di quest’ultimo punto, una delle misure di ‘fissaggio’ ha ceduto provocando di fatto il crollo del cartellone nonostante il vento, tra l’altro, non è che oggi sia tirato così forte. Insomma tutti elementi che, messi insieme, fanno davvero riflettere su come a volte vengano realizzati determinati lavori pubblici. Unica nota positiva della vicenda è il tempestivo intervento della Polizia Locale la quale, non appena allertata, è subito giunta sul posto per circoscrivere l’area in questione, in attesa ovviamente di un intervento risolutivo.