Da qualche giorno è arrivata l’estate. Le temperature sono alte e la natura è nel pieno delle sue forze. Forse anche troppo. Le condizioni di una strada molto vicina al centro di Pomezia sono, francamente, impressionanti. Le foto parleranno da sole.
Pomezia nella morsa delle piante
Siamo in Via Ludovico Ariosto, a pochi passi da Piazza Indipendenza. La strada è strategica per auto e pedoni: nelle sue vicinanze ci sono una scuola media, due asili e un istituto privato. Ma c’è anche un passaggio pedonale che costeggia la caserma dei Carabinieri e finisce proprio su via Roma. In questo breve tratto in questi giorni si sta delineando una situazione imbarazzante. La strada è infatti letteralmente invasa dalle piante. Una cascata di fiori rosa rende impraticabile il cammino su un terzo del passaggio. Ai margini della strada, i residui delle piante formano un cumulo di rifiuti naturali che può rappresentare un rischio per la salute. Non solo perché questo tipo di sporco attira gli insetti, ma anche per il pericolo di incendi a cui il nostro territorio è ormai purtroppo abituato.
Il pericolo è l’abitudine all’incuria
Una città deve rispondere a tantissimi compiti per poter funzionare al meglio. Uno di questi è la cura del verde. Per definizione la città nasce quando l’uomo riesce a strappare del terreno alla natura e a difenderlo. Per Pomezia, nata nell’ambito della grande bonifica dell’Agro Pontino, questo vale ancora di più. Se si lascia la natura libera di espandersi ai danni degli abitanti, si ottengono delle belle scenografie, ma si rinuncia a difendere i propri spazi. I fiori rosa sono belli, ma portano tanti pericoli. Il più grave è forse l’abitudine all’incuria. Un cittadino non può restare inerme di fronte a una grave mancanza. L’appello che si rivolge da queste pagine è volto a chi di dovere: pulite via Ariosto, e tutte le altre strade che sono in questa condizione. La natura va difesa, ma va fatto altrettanto per la città.