Fabio Fucci non è in linea con le regole del MoVimento 5 Stelle, dunque si autoesclude. Questa è la linea del leader politico del MoVimento, Luigi Di Maio, che ha commentato la decisione di Fucci di ricandidarsi per un secondo mandato da sindaco di Pomezia.
Fucci contro la regola dei due mandati
Il Sindaco di Pomezia sapeva di andare allo scontro frontale con il MoVimento di cui fa, o meglio, faceva parte, quando ha annunciato che avrebbe corso di nuovo nel 2018 con una lista civica. Una regola ferrea del MoVimento 5 Stelle è infatti il limite di due mandati elettivi: dopo essere stati eletti per due volte, i cittadini entrati in politica devono tornare a casa. Da mesi Fabio Fucci protestava contro questa regola: essendo stato eletto nel 2011 come consigliere comunale, e nel 2013 come Sindaco, non avrebbe potuto ricandidarsi nel 2018. Fucci ha dimostrato di non avere alcuna intenzione di lasciare, e non trovando aperture nel MoVimento ha deciso di andare avanti da solo. Inevitabile la reazione di Luigi Di Maio: “violando la regola dei due mandati, il sindaco di Pomezia si autoesclude dal MoVimento“.
Il terremoto politico era nell’aria
L’avventura di Fucci nel MoVimento 5 Stelle sembra dunque destinata a finire in primavera, quando i cittadini di Pomezia saranno chiamati alle urne. Il Sindaco cerca la riconferma, in quello che si annuncia uno scontro fratricida con i suoi ormai ex compagni di partito. Sui media nazionali si rincorrono le voci di un tentativo di mediazione fatto dai vertici del MoVimento. A Fucci sarebbe stato offerto un incarico non elettivo per permettergli di restare in politica senza violare la regola dei due mandati. Il Sindaco di Pomezia ha confermato che gli è stato proposto un incarico da capo di gabinetto, senza specificare di che ente. L’offerta è stata però rispedita al mittente: Fucci vuole restare a Pomezia e correre per conquistare il secondo mandato a Piazza Indipendenza. Secondo mandato che per il resto del MoVimento è il terzo: un dettaglio numerico che ha generato un terremoto politico non solo locale. Per ora la regola dei due mandati non è in discussione, ma se altri in futuro seguissero l’esempio di Fucci il MoVimento 5 Stelle si troverebbe tra le mani un problema non da poco.