“La fretta è una cattiva consigliera”, recita un vecchio adagio. Che sia proprio questo il caso di quanto sta avvenendo in questi giorni a Pomezia? La vicenda è nota, anche perché rimbalzata sulla stampa e nei vari gruppi cittadini, e sta animando soprattutto le opposizioni politiche che hanno attaccato duramente l’Amministrazione del Sindaco Veronica Felici.
Stiamo parlando del trasferimento degli studenti di una scuola di Pomezia, l’Istituto Via della Tecnica (la scuola media Marone, ndr), che a breve sarà interessata da alcuni importanti lavori di ristrutturazione grazie ai fondi messi a disposizione del PNRR, in altra sede; gli interventi dureranno circa due anni: il Comune è chiamato allora a trovare una sistemazione temporanea (si fa per dire) idonea per gli studenti – circa 700 – in tempi stretti. Da qui la decisione di procedere dapprima con la ricerca di uno spazio adatto allo scopo e, una volta individuato, procedere con la sua acquisizione.
L’acquisto dell’immobile per 6 milioni di euro
Il caso fa discutere per tutta una serie di motivazioni, da quelle economiche – davvero ingente l’impegno di spesa, pari a 6 milioni di euro – a quelle logistiche considerando che l’immobile in questione si trova in una traversa di Via dei Castelli Romani, zona notoriamente già molto trafficata per la viabilità verso Roma e i Castelli e comunque lontana dal centro, fino ad arrivare ai tempi stessi, brevissimi, per adibire l’edificio a scuola (parliamo di realizzare 42 aule e 2 uffici).
“Considerata la durata dei lavori, l’Ente – si legge nella Determina – ha ritenuto opportuno procedere all’acquisto di un immobile, da poter valorizzare successivamente per le attività istituzionali dell’Ente, anziché alla locazione, che comporta comunque un onere a fondo perduto”, queste le motivazioni addotte dal Comune nel motivare la ricerca dell’edificio. Per quanto riguarda invece la copertura finanziaria, l’Amministrazione ne ha previsto la “copertura mediante il programma triennale delle opere pubbliche 2023-2024-2025, incrementando fino a 6.000.000,00 di euro la previsione di spesa sul Capitolo 20402020.150 (E-60301011) in considerazione della prevedibile consistenza dell’immobile oggetto di ricerca di mercato”.
Ad ogni modo, in risposta all’avviso di ricerca, pubblicato nei giorni scorsi, sono arrivate tre proposte ma una sola, quella relativa all’immobile di Via dei Castelli Romani per l’appunto, avrebbe rispettato tutti i requisiti richiesti. Da qui la decisione dell’Amministrazione di procedere al suo acquisto per una spesa prevista di 5.590.000 euro.
La situazione dell’immobile: oggi si riunisce la Commissione Trasparenza
Il Corriere della Città si è recato sul posto per verificare lo stato dei luoghi. Ciò che in effetti salta subito all’occhio è lo stato dell’edificio per il quale, è palese, serviranno non pochi interventi per riconvertirlo e adattarlo alle esigenze scolastiche. Il problema a questo punto sono i tempi, che sarebbero davvero stringenti: è vero che, da quanto sembrerebbe, l’edificio sarà utilizzato anche in futuro dall’Ente, ma per la stretta attualità la questione resta.
A questo proposito, come si legge in una nota del Partito democratico di Pomezia, oggi si riunirà la Commissione Trasparenza. Questi punti sollevati dai consiglieri d’opposizione dem:
- Perché l’Ente ha scelto di fare una ricognizione per la ricerca di un immobile durata una sola settimana?
- Nella delibera n. 46 si cerca un immobile che consenta il trasloco entro il 22 dicembre per garantire le lezioni già dall’8 gennaio. Di quale anno? Si sono resi conto delle condizioni dell’edificio?
- Che fine farà lo studio di fattibilità già fatto e costato 17mila euro? Vengono semplicemente persi o si rischiano cause verso l’Ente?
- Che fine fa la determina dirigenziale del 21/07/23 con un impegno di spesa di 3 milioni e mezzo di euro per l’affitto di moduli prefabbricati? Viene superata? Se si, a quali costi per l’Ente?
- La valutazione sulla scelta dell’immobile ha tenuto conto del rispetto di un piano della mobilità e del traffico? Qualcuno ha pensato a redigere un piano del traffico per mettere 44 classi (quasi 800 tra studenti, personale e professori) in una zona già così congestionata nelle ore di entrata/uscita (un fatto che avevamo chiesto di scongiurare nella nostra prima interrogazione)?
- Possibile non ci fossero immobili migliori? Se questa è la scelta politica, si è fatta una indagine di mercato? Qual è la storia di questo immobile?
- L’immobile scelto sembra essere completamente fatiscente. È già stata fatta una stima dei costi che dovrà sostenere l’Ente, oltre alla spesa dei 6 milioni prevista per l’acquisto?
Le reazioni politiche, insorgono le opposizioni
Queste le reazioni delle opposizioni politiche a Pomezia.
Movimento 5 Stelle
Partiamo dai pentastellati. “Partiamo dalla posizione di questo edificio. Trattasi di una traversa di via dei castelli romani già ampiamente congestionata tra le 8.00 e le 8.30 del mattino. Una stradina molto stretta e con un area parcheggio estremamente limitata“, si legge in una nota. “Molti ragazzi delle medie attualmente raggiungono la scuola a piedi e questo stabile non è assolutamente raggiungibile a piedi. L’avviso prevedeva una distanza di 1,5 km, forse in linea d’aria? Perché calcolando il percorso i KM sono 2. Sarà quindi necessario richiedere un ulteriore prestito per predisporre delle navette? E quante ne serviranno per trasportare più di 700 studenti dalla Marone alla nuova struttura e quanto traffico genereranno?”
“Inoltre si tratta di un edificio totalmente abbandonato e fatiscente, chi si occuperà di sistemarlo? Con quali ulteriori costi per l’ente? Sarà sicuro e realmente adatto alle esigenze di una scuola? Esisteva già un’impegno di spesa per dei moduli prefabbricati per circa 3 milioni di euro, da posizionare in un luogo decisamente più adatto o almeno più raggiungibile dai ragazzi e invece andiamo ad intensificare il traffico in una zona già da bollino rosso. Inoltre andiamo ad indebitare l’ente per il doppio della cifra prevista tramite l’ennesima richiesta di un prestito, per acquistare un immobile del quale abbiamo necessità solo temporaneamente”.
Partito Democratico
Anche i dem hanno espresso contrarietà all’operazione. Scrive Eleonora Napolitano: “La scelta di acquistare l’immobile di Via Dei Castelli Romani è davvero inspiegabile – spiega il Consigliere del Partito Democratico – Per assurdo: passi che è un rudere; che è, praticamente, da ricostruire perché non c’è nulla (è da rifare anche il tetto!); passi che non ha nemmeno da lontano l’aspetto di una scuola moderna, inclusiva, aperta, digitale ma quello di un “casermone””.
Ma le preoccupazioni sono nuovamente anche per l’ubicazione: “I ragazzi verrebbero allontanati dal centro della città, privati della possibilità di costruire una propria iniziale autonomia (andare a scuola a piedi, fermarsi a mangiare un pezzo di pizza con gli amici, rientrare a casa a gruppetti e iniziare a vivere la città) senza parlare per i disagi vissuti dalle famiglie. Infine il tema della viabilità considerando il problema di una città già imbottigliata in una viabilità che non dà più respiro, che riduce la qualità della vita di tutti, verrà ulteriormente congestionata a svantaggio di tutti”.
Valore Civico
Anche il Consigliere Comunale Giacomo Castro si è espresso sulla questione, anche lui molto critico verso l’Amministrazione. “Appena dieci mesi fa, il grave stato delle casse comunali imponeva al Commissario straordinario chiamato alla guida del Comune di Pomezia, di non procedere all’acquisto delle luminarie natalizie: fatiche e sacrifici per salvare il Comune dal dissesto finanziario che, a breve, potrebbero essere vanificati dalle assurde scelte dell’amministrazione del Sindaco, Veronica Felici, prossima all’acquisto di un immobile su via dei Castelli Romani per circa 6 milioni di euro”.