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Pomezia, la protesta radicale: niente autenticatori, niente democrazia

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A Pomezia chi dovrebbe svolgere la sua funzione di autenticatore delle firme latita. Su questo punto alcuni esponenti radicali, tra cui Giuseppe Di Bella, consigliere generale dell’Associazione Luca Coscioni, hanno inscenato stamattina una protesta in Piazza Indipendenza a Pomezia.

Appello ai politici: dovete autenticare le firme

Mani legate davanti al municipio, a simboleggiare l’impossibilità di raccogliere le firme per una legge di iniziativa popolare. Una pratica fondamentale della democrazia diventa impossibile se si vuole rispettare la legge. Le firme devono infatti essere autenticate sul momento da una serie di soggetti, che includono tra gli altri Sindaci, assessori, Presidenti di Consigli Comunali e consiglieri comunali. Si tratta di persone per cui l’autenticazione rappresenta un vero e proprio potere-dovere. La protesta serve ad accendere i riflettori su una violazione della democrazia. Volontari, penne, documenti e moduli ci sono, ma firmare per la legge di iniziativa popolare “Più democrazia, più sovranità al cittadino” non sarà possibile finché non ci sarà un autenticatore. 

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