Non è stato portato a termine il consiglio comunale di ieri a Pomezia sospeso su richiesta della maggioranza. Si riprenderà venerdì mattina. Teso il clima in aula con la minoranza che ha protestato contro la decisione: “Non è previsto dal regolamento”.
Doveva essere una seduta fiume e così è stato. Non sono bastate due sessioni, una al mattino e una al pomeriggio, per portare a conclusione la discussione/votazione dei 24 punti all’ordine del giorno in scaletta nel Consiglio comunale andato in scena ieri a Pomezia. Intorno alle 20.00 infatti – la seduta era iniziata alle 9.30 come da programma – è stata messa ai voti da parte della maggioranza la richiesta di sospensione delle attività per aggiornarla a venerdì mattina. “Per rispetto di alcune persone non in ottima forma fisica e per il logorio per molti nostri collaboratori di questo Consiglio, chiedo, e metterò ai voti, la sospensione della seduta”, ha dichiarato il Presidente del Consiglio.
Proteste compatte si sono sollevate però dall’opposizione (M5S, Valore Civico e PD) che hanno contestato la votazione, sostenendo che non rientrasse tra le casistiche ammesse dal regolamento. Tredici i voti favorevoli, tre gli astenuti mentre in nove – i consiglieri di minoranza per l’appunto – hanno fatto mettere a verbale il loro “non voto” (né a favore, né contro, né come astensione) e la loro permanenza in aula.
Cosa è stato votato e cosa resta da discutere
Riavvolgendo il nastro, vediamo comunque dove sono arrivati i lavori (qui trovate l’elenco completo dei punti all’ODG in scaletta). E’ stata votata ad esempio all’unanimità l’istituzione di una commissione antimafia, mentre è stata bocciata la mozione del Movimento 5 Stelle sul caso dell’ecomostro di Torvaianica. Non si è arrivati invece a discutere dell’acquisto dell’immobile di Via dei Castelli Romani e del relativo trasferimento degli alunni della scuola marone (punto numero 11 in scaletta).
I lavori, al netto delle polemiche – la minoranza ha diffuso una nota congiunta in cui ha annunciato di volersi rivolgere al Prefetto per quanto accaduto (vedremo cosa accadrà) – dovrebbero riprendere ad ogni modo venerdì 22 marzo alle 9.30. E si preannuncia un’altra seduta caldissima.