“Alla fine tanto tuonò che piovve”. Niente spiega meglio di questo vecchio adagio quanto accaduto – clamorosamente – al livello politico a Pomezia: dopo la crisi scoppiata all’interno della maggioranza poco più di un mese fa stamattina infatti i nodi sono venuti al pettine e alcuni consiglieri hanno deciso di sfiduciare il Sindaco Adriano Zuccalà.
Mentre scriviamo sono già state depositate presso tre diversi notai di Roma e Pomezia le firme necessarie a far cadere l’attuale Amministrazione dopo le dimissioni annunciate questa mattina dai quattro consiglieri di Pomezia Attiva. Di fatto, in questo momento, Pomezia non ha più il suo Sindaco in carica.
Caduta l’Amministrazione del Movimento 5 Stelle a Pomezia
La crisi del resto, come detto, era esplosa a fine luglio scorso quando, a sorpresa, 4 consiglieri della maggioranza (Zaira Conficconi, Marco De Zanni, Iolanda Mercuri, Silvio Piumarta) avevano deciso di staccarsi dal M5S dando vita ad un gruppo autonomo, “Pomezia attiva”.
Un atto che però, riletto alla luce di quanto accaduto negli ultimi anni, con le dimissioni in serie di diversi consiglieri (nonché di un Assessore), fa capire come gli equilibri interni al Movimento 5 Stelle fossero ormai a dir poco fragili da tempo. E adesso la “bomba” è esplosa. Il dietro-front dei 4 elementi della maggioranza aveva fatto sì che l’Amministrazione restasse appesa ad un filo: e stamattina si è arrivati all’epilogo della vicenda.
Chi sono i consiglieri che hanno fatto cadere il Sindaco
Ad ogni modo le dimissioni sono arrivate in blocco da tutti i Consiglieri Comunali dell’opposizione. Oltre a Piumarta, De Zanni, Conficconi e Mercuri dunque anche tutti gli altri componenti della minoranza, centrodestra e centrosinistra, hanno protocollato le dimissioni facendo così decadere il Consiglio Comunale.
Questi tutti i nomi dei Consiglieri dimissionari che si sommano così agli altri 4 di Pomezia Attiva:
- Pinna Mario
- Stazi Alessandro
- Mengozzi Stefano
- Zanin Paolo
- Pagliuso Saverio
- Fucci Fabio
- Abbondanza Massimo
- Pecchia Emanuela
- Matarese Pietro
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Il preludio nel Consiglio Comunale del 26 agosto
Venerdì scorso del resto, come vi avevamo raccontato, si era tenuto un Consiglio Comunale importante a seguito del quale, come raccontato stamattina, i consiglieri dell’ex maggioranza si sono decisi a firmare le proprie dimissioni vista l’impossibilità, a loro dire, “di ricucire il dialogo”. Il tutto è stato poi completato dal passo indietro dell’opposizione a distanza di pochi minuti.
Troppo conclamata ormai in effetti era la crisi nei numeri per l’attuale Primo Cittadino andato sotto in diverse votazioni durante il Consiglio, compresa l’ultima, quella riferita al discusso piano integrato per Viceré (approfondimento nel numero cartaceo di settembre), dove la mozione per annullare la Delibera con la quale era stato votato (in Giunta) l’interesse pubblico del progetto è stata approvata mentre consiglieri e lo stesso Zuccalà abbandonavano la riunione “virtuale”. Insomma, i segnali c’erano davvero tutti.
Come Fucci nel 2018
La caduta dell’Amministrazione Zuccalà, per uno strano scherzo del destino, rappresenta lo stesso epilogo a cui andò incontro il suo predecessore, Fabio Fucci, anch’egli fermatosi ad un passo dalla tornata elettorale. In quella circostanza – era il marzo 2018 – l’intera maggioranza voltò le spalle all’allora primo cittadino dopo la spaccatura avvenuta proprio tra il Sindaco e il Movimento 5 Stelle qualche mese prima. Oggi, dunque, la storia si ripete: a una manciata di mesi dalla fine naturale del mandato, anche se con modalità diverse, arriverà dunque nuovamente il Commissario Prefettizio. Per i cittadini si prospetta invece una lunghissima campagna elettorale.