Il Partito Democratico non correrà insieme al Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni Amministrative in programma il prossimo anno a Pomezia. Ad annunciarlo è stata la Segretaria del PD Eleonora Napolitano che traccia così la strada sul lavoro da svolgere sul territorio per i prossimi mesi. Anche al livello locale dunque, come sta accadendo proprio in queste ore al livello nazionale, si preannunciano dei profondi cambiamenti sotto il profilo degli equilibri tra le forze politiche presenti.
L’intervista con Eleonora Napolitano, Segretaria PD Pomezia
Alle recenti elezioni nella vicina Ardea il PD ha corso insieme al Movimento 5 Stelle. A Pomezia sembra però esserci un quadro diverso: considerando che manca poco meno di un anno alle elezioni, qual è la situazione politica al livello locale? Ci sarà anche qui uno spazio per un’alleanza con il M5S oppure si prenderanno strade diverse? In quest’ultimo caso quali saranno le forze politiche da includere in un’eventuale coalizione?
“Così come ci ha ricordato da poco anche il nostro Segretario regionale, ogni territorio deve conservare una sua autonomia nella costruzione di eventuali alleanze elettorali. Il PD, in tutti i livelli territoriali, ha provato a fare una cosa molto semplice: costruire un’alleanza progressista che fosse un argine alla peggiore destra che il Paese abbia mai conosciuto. In alcuni casi questo tentativo è riuscito; in altri è fallito. A maggio abbiamo invitato pubblicamente il Sindaco di Pomezia ad un confronto politico. Perché lo abbiamo fatto? Perché ci sentiamo il partito protagonista della costruzione di una forte coalizione ed era nostro compito verificare la possibilità di aprire un dibattito sulla città. Abbiamo preso atto che l’amministrazione Zuccalà si pone fuori da questo perimetro. È una scelta che rispettiamo, ma che non cambia di un millimetro le nostre posizioni: ci presenteremo alle elezioni con un PD forte, rinnovato, che ha un’idea di città chiara e che sarà perno di una coalizione altrettanto forte, espressione del centrosinistra e di realtà civiche che siano immagine reale del territorio e della grande voglia di riscatto che vivono i cittadini. Noi ci candidiamo non solo per vincere, ma anche per rappresentare un’idea di politica competente e che stia realmente dentro la città. Ecco perché vogliamo aprire un percorso di coinvolgimento che metta al centro l’amore per la città e la voglia di impegnarsi per costruire un reale cambiamento: abbiamo in mente un’alleanza per la città, un progetto forte. Cittadini che indossano la stessa maglia per fare il bene di Pomezia. Settembre sarà il mese che vedrà iniziare questo cammino di costruzione, con l’ambizione di farci trovare pronti già in autunno”.
A Pomezia ci sono tanti tavoli aperti. Dal tema delle periferie, sempre messe in secondo piano rispetto al centro, a quello della crisi occupazionale, con gli stabilimenti che continuano a “fuggire” da Pomezia. Quali sono i punti programmatrici da cui ripartirete come PD?
“Lei cita due questioni che con la mia segreteria abbiamo voluto mettere al centro della nostra proposta politica nell’iniziativa pubblica “Il futuro, oggi” che abbiamo organizzato a maggio. Questa città vive troppe diseguaglianze: quelle tra persone, con l’emergere forte di fragilità e nuova povertà. E quella tra quartieri: in questi anni le amministrazioni comunali hanno continuato ad investire solo nel centro urbano, con scelte discutibili, e le zone periferiche rimangono ancora senza servizi e spazi di comunità. La questione industriale ci preoccupa, ecco perché in questi giorni stiamo lavorando ad un’alleanza con gli enti superiori per favorire progetti che possano portare investimenti sul territorio e lavoro di qualità. Poi ci sono servizi ancora da costruire: abbiamo messo in agenda la costruzione di un vero polo della sanità cittadino e la questione delle piccole e medie imprese, che richiedono investimenti sulla mobilità e sulla viabilità urbana. La più importante è forse la questione sociale, che richiede una migliore organizzazione dei servizi per ottenere una presa in carico delle persone in difficoltà e combattere la solitudine delle persone fragili. Insomma, abbiamo le idee chiare. E quanto accaduto in questi mesi ci conferma che è il Partito Democratico a dettare i tempi delle agende politiche, con la destra che insegue. Il nostro è un messaggio chiaro sul percorso politico: non quello dei piccoli accordi politici fini a sé stessi ma della costruzione di un progetto di cambiamento per Pomezia e Torvaianica”.
A settembre ci sarà un appuntamento importante a Pomezia dato che tornerà, la Festa de l’Unità. Cosa rappresenta questo evento per il territorio e ovviamente per il Partito Democratico?
“Il 2, 3 e 4 settembre, in Piazza Indipendenza, con la Festa de l’Unità, il PD vuole creare un’altra importante occasione per essere tra le cittadine e i cittadini, un confronto politico con al centro il Futuro di Pomezia. Vogliamo che sia una festa della città, che vedrà protagoniste le donne e gli uomini del nostro partito, volontari per tre giorni tra stand gastronomici e iniziative culturali e musicali. Tre giorni di divertimento, senza far mancare momenti di riflessione e di dibattito visto l’imminente avvio della campagna elettorale per le elezioni politiche. In questa realtà sempre più “social” noi non dimentichiamo che la Politica vive di rapporti umani, di vicinanza e di condivisione. Il nostro Partito, sebbene abbia compiuto un profondo rinnovamento nella classe dirigente, riscopre così le tradizioni della buona politica, tra cui la Festa de l’Unità. Sarà una tappa fondamentale anche nella costruzione del percorso in vista delle elezioni amministrative del 2023”.