Carta solidale a Pomezia ma – sembrerebbe – non per tutti. Abbiamo ricevuto la segnalazione della signora Manuela che si è rivolta alla nostra Redazione dopo essere stata “rimbalzata”, come purtroppo avviene in questi casi, da un Ente all’altro senza ricevere però alcun tipo di spiegazione circa la mancata ricezione della carta acquisti dell’Inps. Di cui in realtà, stando alle informazioni raccolte, avrebbe avuto diritto.
Sì perché la sua famiglia, nonostante l’apparente rispetto dei requisiti, sarebbe stata ‘tagliata’ fuori dal provvedimento della card da 380,50 euro, distribuita agli aventi diritto dalle Poste – previa presentazione della raccomandata spedita dal Comune in questo caso di Pomezia – nei giorni scorsi. Lei però la lettera non l’ha mai ricevuta e adesso teme di perdere la possibilità di accedere ai fondi.
Il caso: il “rimpallo” da un ufficio all’altro
Ancor più paradossale appare, a nostro giudizio, l’assenza di una spiegazione fornita alla donna circa i motivi del mancato inserimento della famiglia all’interno della platea di beneficiari. Insomma, il ‘solito’ garbuglio burocratico in cui, a rimetterci, sono purtroppo soltanto i cittadini.
“Non capisco perché la mia famiglia non abbia ricevuto la carta nonostante il possesso dei requisiti indicati per il provvedimento“, ci spiega la nostra lettrice. Requisiti che, lo ricordiamo, prevedevano l’iscrizione nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale) e la titolarità di una certificazione ISEE ordinario con indicatore non superiore ai 15.000 euro annui.
“Il nostro nucleo familiare – prosegue Manuela – ha un Isee inferiore al tetto previsto, una minore nata nel 2009, non percepiamo redditi assistenziali di nessuna forma e peraltro io in estate non percepisco alcun stipendio perché non lavoro”.
A Pomezia, c’è da dire, le raccomandate ai beneficiari sarebbero dovute iniziare ad arrivare a partire dal 18 luglio come specificato sul sito del Comune; in realtà però, come documentato dalla nostra Redazione, soltanto ad agosto sono iniziate ad arrivare le prime lettere. “Considerando i ritardi abbiamo aspettando qualche giorno ma, ad oggi, 23 agosto, ancora non abbiamo ricevuto nulla“, prosegue Manuela.
Le risposte dell’INPS
La donna si rivolge così intanto all’INPS che le comunica tuttavia in prima battuta “che sono i Comuni e Poste Italiane a gestire i rapporti con i beneficiari della misura“.
“Buongiorno, mi sono informata al Comune e alla Posta ma mi dicono che è l’INPS che stabilisce a chi spetta la carta solidale. Mi potete dire voi se è possibile farne richiesta? Sono stata in 4 uffici diversi ma mi mandano da una parte all’altra senza sapere come posso fare“, è allora la risposta di Manuela.
L’Inps allora invia una nuova comunicazione: “Gentile Utente, in riferimento alla Sua richiesta Le comunichiamo quanto segue: Le liste sono suddivise per Comune e ogni lista riporta l’associazione, per ciascun beneficiario, degli elementi identificativi della carta assegnata da Poste Italiane. Le liste definitive per la Carta Solidale per acquisti di beni di prima necessità (MASAF) sono disponibili solo per i Comuni. I Comuni, sulla base dei dati riportati nelle liste, comunicheranno ai beneficiari le indicazioni complete per il ritiro della carta presso gli uffici postali. Per qualsiasi altra informazione i cittadini potranno rivolgersi al proprio Comune di residenza”.
Il Comune di Pomezia
Non avendo ottenuto di fatto nulla, Manuela scrive allora nuovamente al Comune di Pomezia. L’Ente, in prima analisi, spiega che la “competenza è dell’Inps” poi, dietro un nuovo sollecito, ribadisce: “Le liste sono state fatte dall’INPS, non abbiamo altre indicazioni“. Il suggerimento fornito dall’Ente è allora quello di recarsi alle Poste per controllare se il nucleo familiare risulti quantomeno tra i beneficiari al fine poi di recuperare, eventualmente, la raccomandata non ricevuta.
“Nessuna carta e nessuna spiegazione”
“Sono andata quindi anche alle poste ma purtroppo qui mi è stato risposto che la mia famiglia non risulta in elenco”, è il commento amaro della donna. Già ma perché? E come mai nessuno ha dato, concretamente, una spiegazione alla signora circa la sua – a questo punto – esclusione dal provvedimento?
Come è stata individuata la platea di beneficiari della carta solidale
Dal canto nostro, per saperne di più, abbiamo effettuato una ricerca per cercare di capire i criteri che hanno portano alla compilazione degli elenchi dei beneficiari. Le modalità sono riportate nel messaggio Inps numero 1958 del 26-05-2023 (che potete consultare cliccando qui). Qui si legge che “entro l’11 giugno l’Inps ha messo a disposizione dei Comuni […] le liste di beneficiari in possesso dei requisiti previsti, individuando i nuclei familiari residenti in ciascun Comune sulla base dei dati elaborati secondo i seguenti criteri, che si indicano in ordine di priorità decrescente: