I servizi sociali nel distretto Roma 6, a Pomezia e Ardea, sono a ‘rischio’. O meglio, sono 21 i dipendenti della Sociosanitaria Pomezia impiegati nei servizi sociali distrettuali a rischio occupazionale e che chiedono di trovare, nelle prossime settimane, una soluzione dignitosa e soprattutto che sia in continuità.
21 dipendenti della Sociosanitaria Pomezia a rischio
“Non bastano più le rassicurazioni messe a verbale dal Sindaco di Pomezia che ad oggi non si traducono in azioni concrete a tutela dei lavoratori ”tuonano i sindacati Cisl fp e Uiltucs di Roma e del Lazio . “ Il ritardo nelle scelte politiche e nella definizione degli accordi sui servizi del piano di zona, non possono ricadere sui lavoratori che in estrema difficoltà continuano ad operare garantendo assistenza ai più svantaggiati”. Dei lavoratori della Sociosanitaria Pomezia solo 114, impiegati nei servizi sociali comunali, sono stati trasferiti nella Società Servizi in Comune con il mantenimento delle garanzie contrattuali. Per i loro colleghi, rimasti nell’Azienda Socio Sanitaria, resta da affrontare lo scoglio del pubblico concorso con i rischi conseguenti per la loro occupazione e per la continuità assistenziale degli utenti con il concreto rischio dell’interruzione della continuità assistenziale”. I sindacati chiedono una soluzione, che deve essere ” trovata in tempi rapidi per la garanzia dei servizi all’utenza e soprattutto per garantire i lavoratori impiegati nei servizi”. E ancora, spiegano nella nota, “Nonostante si sapesse da tempo della costituzione del Consorzio non è stato possibile aprire per tempo il confronto per analizzare le ricadute su personale e servizi e individuare le idonee soluzioni”.
A rischio anche i lavoratori di Ardea
Sono ancora più a rischio i lavoratori dei servizi distrettuali del comune di Ardea. Loro, spiegano i sindacati, “sono impiegati in una Cooperativa Sociale, dove il piano triennale degli appalti e le procedure di informazione per le esternalizzazioni dei servizi non sono state espletate, ponendo a rischio la legittimità degli appalti dei servizi e con le conseguenti ricadute occupazionali al pari dei colleghi di Pomezia. “Abbiamo ribadito – spiegano le OOSS – la necessaria apertura di un tavolo di confronto alla presenza dei sindaci di Ardea e Pomezia al fine di individuare tutte le soluzioni idonee per la continuità occupazionale del personale impiegato sui servizi distrettuali nel pieno esercizio delle reciproche responsabilità”.
“Dopo l’incontro con il Consorzio programmato per il prossimo 11 febbraio in mancanza di concrete risposte alla legittima richiesta di salvaguardia del personale fisseremo un appuntamento pubblico per denunciare quello che sta succedendo e che succederà nostro malgrado ai servizi ad una cittadinanza che ha diritto di sapere a chi attribuire le responsabilità per un eventuale blocco dei servizi” – concludono Massimiliano Marzoli della CISL FP e Alessandro M.Contucci di UILTUCS.