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Pomezia e Ardea, arrivano i banchetti contro il Green Pass

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ITALEXIT POMEZIA
Banchetti per la raccolta firme per la petizione popolare contro il Green Pass in arrivo anche a Pomezia e Ardea. L’iniziativa lanciata dal senatore Gianluigi Paragone, fondatore del partito Italexit per l’Italia, già da qualche giorno ha preso il via nelle altre città, proprio con la raccolta di firme finalizzata all’eliminazione del Green Pass. 
Italexit per l’Italia rappresenta l’unica vera forza di opposizione che da mesi ormai combatte per questa causa in sede Parlamentare – spiegano i promotori dell’iniziativa – Inoltre da tempo, il partito fondato dal senatore Paragone si batte per portare l’Italia fuori dall’Unione Europea, oltre che per l’identità sovrana, difendendo in primo luogo i diritti costituzionali fondamentali. Diritti principali della Costituzione che da più di un anno ci siamo visti limitare in previsione del famoso slogan “andrà tutto bene” e “sacrifichiamoci oggi per tornare a vivere domani”. Il sacrificio fatto finora però non è bastato. Oggi, a distanza di un anno e mezzo, dopo le innumerevoli restrizioni ci vengono a dire che serve un lasciapassare per tornare alla vita normale, per “essere liberi” e tornare in palestra, al ristorante e alla vita sociale o lavorativa, persino a scuola e sui mezzi di  trasporto. Un lasciapassare per “essere liberi” di esercitare lo stato di diritto? Forse uno scenario simile, in cui le libertà individuali e le attività erano interdette solo per alcuni, attraverso modalità discriminatorie, lo abbiamo già visto in passato. Vogliamo forse tornare indietro nel tempo?”

Banchetti contro il Green Pass: “La Carta Verde non è la soluzione”

Gli esponenti del Circolo Pomezia Italexit per l’Italia sono agguerriti. “Scenderemo in campo per raccogliere le firme contro qualunque imposizione o strumento palesemente discriminatorio atto a limitare le libertà costituzionali che sono un nostro diritto. Il “lasciapassare”, come è già noto, non è una soluzione, ma anzi è uno strumento assolutamente discriminatorio, un ricatto di Stato che limita le libertà previste dalla nostra Costituzione – affermano duramente – I diritti non si barattano con nessuna pseudo-certificazione che vuole rimuovere le libertà, poiché queste sono un diritto che non va barattato al pari di una lotteria dove si possono vincere biglietti d’ingresso ai musei civici o per meritarsi un gelato. Vogliano ribadire il nostro no all’obbligatorietà del Green Pass, strumento inconcepibile sotto ogni punto di vista“. 
I banchetti per la raccolta firme questa settimana saranno a Torvaianica venerdì 20 agosto in piazza Ungheria dalle ore 10 alle ore 13
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