E’ giallo a Pomezia sulla sospensione del servizio delle cosiddette casette dell’acqua che si protrae ormai da giorni. Ad informare i cittadini alcuni avvisi cartacei affissi sulle strutture: ma dal Comune nessun altra comunicazione in merito.
“Era una delle poche cose buone che c’erano…”. Qualcuno si è preso la briga, di fronte al mancato ripristino del servizio, di scrivere a penna un messaggio/appello rivolto al Comune di Pomezia. La scritta è apparsa sull’avviso messo dal Comune di Pomezia su una delle casette dell’acqua a tutt’oggi non funzionanti, precisamente quella di Piazza San Benedetto da Norcia, di fronte all’anagrafe. “Erogazione sospesa per intervento di manutenzione straordinaria”, questo il testo che si può leggere sotto al logo del Comune. Già ma quanto durano questi interventi? E soprattutto quando verrà ripristinato il servizio?
Le segnalazioni
Al momento, purtroppo, non è dato saperlo. Così come è difficile stimare quando sia iniziato il disservizio considerando che si parla almeno di alcune settimane. Questa ad esempio una segnalazione raccolta dalla nostra Redazione in data 24 febbraio: “Vorrei segnalarvi che a Pomezia sono settimane che le casette dell’acqua sono chiuse. So che è una notizia di poco conto ma sta creando disagi alle persone”, ci dice un lettore.
“Inoltre non si sa il reale motivo: sul cartello c’e scritto manutenzione straordinaria, ma ormai è trascorso troppo tempo”. Che ci sia allora sotto dell’altro? Girando per la città, spostandoci ad esempio di fronte al Liceo Pascal di avvisi nemmeno l’ombra, ma solo un pezzo di nastro incollato alla buona e una scritta a penna con il medesimo avviso. Insomma, un vero e proprio giallo.
Il problema dei soldi nelle tessere
Ma c’è dell’altro. Se dunque l’impossibilità di acquistare l’acqua (a prezzi molto convenienti ricordiamo, considerando che si pagavano pochi cent al litro con contestuale riduzione del consumo degli imballaggi usa e getta) sta creando disagi, resta da capire al contempo che fine faranno i soldi già caricati nelle tesserine che si utilizzavano per avviare l’erogazione. Da quanto appreso dalla nostra Redazione ci sono comunque rassicurazioni da parte del Comune sul fatto che il credito, a prescindere, non andrà perso: di fatto però è innegabile che quel denaro sia al momento inutilizzabile. E di questi tempi non ci sembra una gran cosa.
I messaggi rivolti al Comune
Chiudiamo allora riprendendo l’incipit della frase scritta sul cartello. “Spero che i politici abbiano buon senso, era davvero un servizio utile per i cittadini. Speriamo che l’Amministrazione Comunale possa ripristinarlo al più presto”. Qualcun altro invece pone un quesito: “E quando riprende?”, riferendosi alla sospensione dell’erogazione. Infine l’immancabile sentenza aggiunta da qualcun altro: “Buffoni!”.