Un via vai ‘sospetto’, poi la decisione dei Carabinieri della Compagnia di Pomezia di approfondire perché qualcosa era poco chiaro. E avevano ragione: nell’area industriale della città, i militari hanno scoperto due capannoni ‘stupefacenti’, lì infatti si coltivavano diverse piantagioni di cannabis.
Cosa è stato trovato nell’area industriale di Pomezia
I Carabinieri, dopo i sospetti (risultati fondati con il senno di poi), hanno deciso di accedere alle strutture e qui hanno trovato due piantagioni per la coltivazione di cannabis, allestite con complessi e costosi sistemi di irrigazione, illuminazione e aerazione. Nel primo capannone i militari hanno sequestrato una coltivazione con all’interno 1.022 piante di varia altezza, compresa tra i 50 ed i 190 cm, e 1.100 piante già tagliate e in fase di essiccazione. Nel secondo, invece, una coltivazione di 1.550 piante in crescita di varia altezza, compresa tra i 10 ed i 100 cm, e 150 piante già tagliate e in fase di essiccazione, insieme a 15 sacchi di sostanza vegetale pronta per lo sfogliamento e 3 contenitori di infiorescenze.
Ma non solo. Nel corso di una successiva perquisizione domiciliare eseguita a carico di uno dei fermati, sono stati trovati anche 8,8 kg di marijuana e 35 gr. di hashish, un bilancino, materiale per il confezionamento e 770 euro in contanti, provento di attività delittuose.
Gli arresti
Sono ben 11 le persone arrestate dai Carabinieri della Compagnia di Pomezia perché sorprese in flagranza di reato di produzione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In quei capannoni ‘industriali’ dove si coltivava cannabis. Gli arrestati, su disposizione della Procura della Repubblica di Velletri, sono stati tradotti presso le case circondariali di Velletri, Latina, Frosinone, Civitavecchia e Rebibbia femminile. E sono in attesa dell’udienza di convalida.