Si svolgerà oggi, martedì 17 ottobre 2023, la camera di consiglio al Tar del Lazio chiamato ad esprimersi – per l’ennesima volta – sul caso del cancello posizionato all’ingresso del borgo di Pratica di Mare. La parola torna quindi ai giudici amministrativi, chiamati nuovamente ad esaminare il caso che vedrà contrapposte, una volta di più, la Nova Lavinium e, sempre costituite a tutela dell’interesse pubblico, l’Associazione Latium Vetus e l’Associazione La Lente.
La vicenda, che in realtà si trascina da anni, si era riaccesa nell’estate appena trascorsa, in particolare dal 21 luglio scorso quando davanti al Borgo medievale di Pratica di Mare, ovvero il centro storico originario del territorio pometino, era riapparso ancora una volta il cancello, posizionato dalla società Nova Lavinium. Ricordiamo che il Comune di Pomezia, attraverso un’ordinanza, aveva intimato la sua rimozione che però non è avvenuta; anzi, l’atto è stato impugnato e la società privata ha ottenuto una prima sospensiva di quanto ordinato dall’Ente. E ora tutto è di nuovo sul tavolo del TAR che dopo la camera di consiglio odierna dovrebbe esprimersi domani.
Associazione Latium Vetus: “Azione del Comune fioca e deludente”
Sul caso è tornata ad esprimersi l’Associazione Latium Vetus. “Dopo il blitz estivo dei privati volto a interdire, per l’ennesima volta, la fruizione pubblica sulle strade dell’antica frazione di Pratica di Mare, sono stati necessari ben 35 giorni per l’emissione dell’ordinanza di ripristino dello stato dei luoghi e di rimozione del cancello“, si legge in una nota. “Una ordinanza che, nonostante il superamento del termine dei dieci giorni prescritti, non è poi stata attuata né dal privato né dall’ente locale”.
L’Associazione giudica pertanto l’azione del Comune come “fioca e deludente“. Anche perché poi lo scorso 7 settembre, proseguono, la società privata, con il cancello ancora al suo posto, ha presentato un ricorso al TAR del Lazio ottenendo una prima sospensiva di quanto ordinato dal Comune. “Ora però i nodi vengono al pettine – tuonano dalla Latium Vetus – infatti, lungi dal mollare la presa, le due associazioni locali si sono costituite entrambe in giudizio, più determinate che mai a far valere l’interesse pubblico e ad ottenere la rimozione immediata del cancello“, conclude la nota.
Le ultime news sul caso di Pratica di Mare
Ricordiamo che l’azione della Nova Lavinium, come vi avevamo spiegato nel nostro servizio di approfondimento/inchiesta sul caso, muove dalla sentenza (di primo grado e sulla quale è stato presentato appello, ndr) del 4 luglio scorso emessa dal giudice di Velletri nell’ambito di una causa che non aveva nemmeno come oggetto la proprietà delle aree viarie; di contro, in questi anni numerosi enti giurisdizionali, tra i quali anche il TAR Lazio (come nel 2021), il Consiglio di Stato o la Commissione Tributaria, avevano dato torto alla Nova Lavinium respingendone richieste e ricorsi, confermando la necessità di rimozione del cancello.