Un duro scontro è scoppiato ieri tra la Repubblica, quotidiano tra i più letti in Italia, e Fabio Fucci, sindaco di Pomezia. In un articolo pubblicato online, il giornale romano puntava il dito su una presunta “sanatoria grillina” che avrebbe salvato diversi edifici abusivi dalla demolizione. Dopo poche ore è arrivata una doppia risposta da Pomezia: la prima attraverso la pagina Facebook del sindaco, e la seconda attraverso un comunicato dell’amministrazione comunale. Ma cerchiamo di capire cosa è successo.
Il titolo di Repubblica: “Pomezia come Bagheria”, al centro gli abusi edilizi
Nell’articolo di Repubblica, Pomezia viene accostata a Bagheria, città siciliana governata dal MoVimento 5 Stelle. L’autore fonda il paragone sul fatto che i due Comuni hanno emanato delle sanatorie per impedire l’abbattimento di alcune costruzioni abusive. L’accusa dell’articolo si estende anche al governatore Nicola Zingaretti (PD), che ha avallato la sanatoria in sede regionale. Al centro della questione gli abusi edilizi in via Almirante e via Romualdi, in cui sono stati eretti palazzi con due piani in più rispetto a quanto permesso. Dopo l’ordine del Tribunale di Velletri di regolarizzare la situazione, il Comune di Pomezia decise di approvare una delibera con cui si modificavano alcune norme tecniche, sanando la situazione. Il problema politico, secondo Repubblica, sorge quando si scopre che l’assessore Lorenzo Sbizzerra e alcuni familiari dell’ex sindaco Enrico De Fusco avrebbero acquistato appartamenti nelle palazzine in questione. Nel finale, l’articolo punta il dito sugli interessi di alcuni esponenti grillini (l’assessore Raspa e il consigliere Petriachi) nell’annullamento della variante al piano particolareggiato a Torvaianica Alta.
Fucci: “impossibile abbattere due piani, Comune ha agito nel giusto”
La risposta dell’amministrazione comunale di Pomezia non si è fatta attendere. In due distinti comunicati, Fabio Fucci illustra nel dettaglio quanto accaduto in questo delicato caso. Il sindaco attribuisce la responsabilità degli abusi alla precedente amministrazione del Partito Democratico, che ha permesso di costruire uno stabile con due piani in più del previsto. La situazione ereditata ha costretto la giunta grillina, insediatasi nel 2013, a modificare gli indici edilizi, “unica soluzione praticabile per risolvere la questione”. L’alternativa che suggerisce Repubblica, ovvero la demolizione dei piani in più, sarebbe stata giudicata come impraticabile dagli stessi tecnici della Regione, che hanno infatti avallato la decisione del Comune. Fucci chiude con un attacco al quotidiano la Repubblica: “ci sarebbe un gran bisogno di tagliare, anzi eliminare, i soldi dei cittadini che prendete per scrivere falsità“.