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Malamovida a Pomezia, risse e danneggiamenti: nei guai 11 ragazzi

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Carabinieri Pomezia

Rissa e danneggiamenti sul territorio del Comune di Pomezia. Una serie di eventi che hanno messo in allarme cittadini e forze dell’ordine. E a conclusione di un’indagine i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Pomezia hanno notificato a 11 ragazzi, la maggior parte dei quali minorenni e di nazionalità italiana e straniera, la misura di prevenzione del divieto di accesso alle aree urbane, altrimenti nota come “Daspo urbano”, emessi dal Questore di Roma.

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Malamovida a Poemzia, i Carabinieri incastrano 11 ragazzi – foto repertorio – (ilcorrieredellacitta.com)

Alcuni mesi di indagine sono bastati per risalire agli 11 ragazzi

In particolare i Carabinieri, a seguito di attività investigativa svolta negli ultimi mesi, le quali hanno consentito di raccogliere elementi indiziari a carico dei giovani, risultati tutti coinvolti, a vario titolo, in più episodi di risse e danneggiamenti commessi nel comune di Pomezia, hanno richiesto e ottenuto la misura di prevenzione, in forza della quale i destinatari hanno ricevuto il divieto di frequentare il perimetro del centro cittadino per un periodo che va da 1 a 3 anni, con l’obiettivo di salvaguardare l’Ordine e la Sicurezza pubblica.

Nell’ambito dei controlli chiuso un circolo privato e un punto di ristoro

Tra l’altro, nel mese di marzo scorso, sempre nell’ambito dei medesimi controlli contro la mala movida, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Pomezia avevano anche proposto e ottenuto la temporanea chiusura di un circolo privato e di un punto ristoro in forza di un provvedimento emesso dal Questore ex art. 100 TULPS nei confronti dei due esercizi pubblici considerati ritrovo dei giovani violenti.

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Carabinieri – foto repertorio – (ilcorrieredellacitta.com)

Proseguiranno i controlli in centro

L’area del centro cittadino, dunque, continuerà ad essere oggetto di intensi controlli da parte delle pattuglie dell’Arma per verificare il rispetto delle misure e salvaguardare così la sicurezza della cittadinanza, turbata dai fatti che avevano visti protagonisti i ragazzi.

 

 

 

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