Il terzo mandato non s’ha da fare. Questo il succo di quanto detto ieri il candidato premier del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio a ‘Di Martedì’, la trasmissione tv su La7.
Il nuovo leader del M5s parla chiaro sul mantenimento delle regole M5s, rispondendo così, in modo chiaro anche se in maniera indiretta, alle parole del sindaco di Pomezia Fabio Fucci che ieri, in un’intervista rilasciata a Il Foglio, chiedeva di rivedere la norma interna dei due mandati, cercando così una strada per una terza candidatura all’interno del Movimento.
“Diventare Capo politico del movimento significa che sceglierò i candidati ministro e rappresenterò simbolo e programma. Grillo resterà il garante del movimento: io non sono diventato capo politico per abolire la nostra regola dei due mandati”.
Nessuna parola, da parte di Di Maio, riguardo l’altra questione pometina, ovvero le mail che spingono a votare Valentina Corrado alle regionarie, vantando un “modello Pomezia” come ragione per far governare la Regione Lazio all’attuale consigliera regionale molto amica di Fucci.
Le due questioni, apparentemente non legate, sembrano apparentemente due ‘autogol’ del sindaco di Pomezia, ma – analizzandole bene – un’altra ipotesi potrebbe essere valutata, vista l’intelligenza politica di Fucci: e se fosse “una tattica” per essere espulso dal Movimento e avere così una valida giustificazione per un’eventuale candidatura in una lista diversa?