Non si ferma l’emergenza migranti che vede arrivare in Italia migliaia di rifugiati dalle zone di guerra. Le regioni italiane sono costantemente impegnate nell’accoglienza per i richiedenti asilo: proprio in questi giorni la provincia di Roma ha indetto un appalto per la ripartizione di 8.074 posti per i rifugiati.
L’appalto, pubblicato dalla Prefettura di Roma, copre l’intero 2017 e ha un valore di oltre 103 milioni di euro. Di questi, 30 milioni sono destinati alla zona sud della provincia di Roma, che oltre ai Castelli comprende Pomezia, Ardea, Anzio e Nettuno. Sono 2.378 i rifugiati attesi in questi Comuni: la gara consentirà di individuare le strutture che li accoglieranno per i prossimi 12 mesi.
I vincitori del bando dovranno fornire accoglienza, mediazione linguistica e culturale, orientamento sul territorio, formazione professionale, assistenza legale e sanitaria. Nelle città con oltre 10.000 abitanti, potranno essere accolti al massimo 400 migranti. La Prefettura si riserva di ridurre questo numero nei Comuni che già ospitano rifugiati: è il caso di Pomezia, che nel 2014 ha visto arrivare 110 richiedenti asilo, ma anche di Anzio, Nettuno e altre località dei Castelli Romani.
Il bando di gara da poco emanato contribuirà a ridurre l’emergenza rifugiati, ma potrebbe essere motivo di tensioni. Parte dell’opinione pubblica in Italia è contraria ai servizi di accoglienza: i nuovi arrivi potrebbero sovraccaricare zone che hanno già fatto la loro parte in passato. Le rassicurazioni della Prefettura su una giusta ripartizione dei rifugiati potrebbero non bastare a calmare le opposizioni.
Nel novembre 2014 c’erano stati momenti di tensione per una protesta dei rifugiati a Santa Palomba. A stretto giro erano arrivate le repliche di alcune associazioni, come Casapound Italia, che denunciavano l’insostenibilità dell’accoglienza per il territorio. Nelle prossime settimane si vedranno gli effetti dei nuovi arrivi.