“Il consiglio comunale il 30 giugno scorso, anche con il voto favorevole della Lega, aveva autorizzato il sindaco a partecipare all’asta pubblica per l’acquisizione dell’immobile “ecomostro ex-Biagio” che deturpa il lungomare di Torvaianica da decenni. Indiscrezioni parlano dell’asta del 7 luglio andata deserta, da cui si deduce che il Comune non sarebbe stato ammesso alla procedura. Il silenzio del sindaco, che pure aveva dato ampia risonanza all’evento, sembrerebbe confermare queste voci – dichiara il consigliere comunale della Lega – Ritengo che vada fatta chiarezza proprio per smorzare sul nascere le voci di corridoio che, se confermate, denoterebbero gravi mancanze da parte dell’amministrazione, in primis del sindaco. Ad aggravare il tutto ci sarebbe anche un incarico di consulenza legale, di cui l’amministrazione si è avvalsa e che tuttavia non avrebbe assicurato il risultato che tutti speravamo: l’acquisizione dell’immobile e la sua demolizione”.
“Ho chiesto quindi la convocazione di una commissione di controllo – conclude Fucci – per passare al microscopio gli atti del Comune e capire esattamente la situazione. Allo stesso tempo, ho chiesto di convocare il sindaco in audizione: sono molti gli aspetti che è chiamato a chiarire dinanzi alla commissione trasparenza. Spero che il presidente Matarese proceda con tempestività alla convocazione”.
La replica del sindaco Zuccalà
Ma le cose non starebbero come sostiene Fucci. Il sindaco Adriano Zuccalà, da noi interpellato, ha spiegato che “L’asta è stata sospesa per un problema tecnico della procedura. Noi abbiamo partecipato regolarmente e stiamo aspettando che ci facciano sapere come vorranno procedere. Probabilmente verrà fissata una nuova data per aprire le offerte, ma al momento non abbiamo ancora una decisione ufficiale della procedura”. Si tratterebbe quindi solo di un intoppo e non di mancanze dell’amministrazione che impedirebbero la partecipazione dell’Ente. La stranezza sarebbe stata vedere il Comune come unico partecipante all’asta: se il problema fosse dipeso da un’anomalia di piazza Indipendenza, l’asta infatti si sarebbe tenuta lo stesso grazie ai privati.