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X Municipio, si profila il posticipo del voto. Elezioni in primavera?

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Si profila all’orizzonte il posticipo del voto per il X Municipio, l’unico che un anno fa non ha visto svolgersi elezioni a Roma, perché commissariato dal 2015 per mafia.

Dopo la smentita delle indiscrezioni circa il prolungamento dell’azione della commissione prefettizia fino alla prossima primavera da parte dello stesso Domenico Vulpiani qualche mese fa, dunque, la storia sembra tornare a quel punto.

A confermarlo sono fonti vicine al Partito Democratico romano: si starebbe ragionando col Governo (ricordiamo che per indire le elezioni deve intervenire il Ministro degli Interni con un decreto) per spostare il voto di qualche mese e, dunque, si arriverebbe al fatidico 2018, scatenando una nuova ondata di sicure polemiche.

Domenico Vulpiani

Rimane, però, da convincere lo stesso Vulpiani. Quest’ultimo è apparso più volte restio a voler continuare a guidare un municipio difficile, sconvolto da illegalità, corruzione ed omertà.

Il prefetto, tuttavia, voleva risistemare l’apparato amministrativo, per preparare la “base” al futuro presidente ostiense. E questo lavoro non è ancora completo.

Le sue ultime parole sono state, in questo senso, enigmatiche.

Se il territorio è pronto ad avere una nuova guida politica alla fine del commissariamento?- ha detto qualche giorno fa a margine a margine della presentazione di una iniziativa sportiva per bambini allo Stadio Giannattasio- Noi siamo arrivati in mezzo ad un guado. Bisogna vedere se si torna indietro verso la sponda di partenza, e in questo caso non avremo avuto alcun successo, o se si va avanti. Credo che con questa amministrazione comunale che è di nuova elezione (e saranno sempre loro i tutori di Ostia) si potrà andare avanti in un certo senso. Ci vuole tempo come in tutte le cose“.

Noi ci siamo occupati del ripristino della legalità sotto il profilo amministrativo- ha aggiunto- Bisogna riorganizzare gli uffici secondo una visione moderna e innovativa. Noi vorremmo rendere Ostia una smart city“.

Che ci abbia ripensato e sia propenso ad accettare il prolungamento?

PARTITI IMPREPARATI AL VOTO

Nel frattempo molti partiti e coalizioni stentano ancora a delineare il loro candidato.

Il Movimento 5 Stelle, che probabilmente, a differenza del PD, vorrebbe andare ad elezioni subito (per catalizzare quel 44% di consensi dati alla Raggi al primo turno delle elezioni comunali di un anno fa), vede in pole position l’attuale delegata della Sindaca al Municipio, Giuliana Di Pillo, ma non si escludono sorprese.

Giuliana Di Pillo

Nel Partito Democratico è crisi: il grande nome, proveniente dalla società civile o dalla politica nazionale, in grado di espugnare il fortino grillino ancora non si trova. Improbabili le candidature dei nomi girati negli ultimi mesi (si è parlato di Rosy Bindi o del parroco del posto Don Franco) e difficoltà a trovare qualcuno disposto a scendere in campo anche nel partito romano.

Per questo motivo, probabilmente, i dem vogliono allontanare la data delle elezioni, sfruttando magari l’onda di critiche alla sindaca Raggi.

Difficile l’alleanza con Sinistra Italiana dopo la divisione in quasi tutti i Municipi romani.

Nel Centro-Destra, invece, si parla di alleanza Forza Italia-Fratelli d’Italia. Tuttavia in entrambi i partiti c’è chi scalpita per candidarsi e il ruolo di guida della coalizione crea tensione.

La coordinatrice locale di Fratelli d’Italia Monica Picca, peró, smentisce questo retroscena.

“C’è un dialogo aperto per arrivare ad un centrodestra unito, dissidi non mi risulta ci siano” ci dice.

Per ora, dunque, l’unico candidato certo è quello di CasaPound, che nel X Municipio trova in alcuni quartieri dei piccoli fortini (alle scorse elezioni comunali a Nuova Ostia arrivò al 4%): il prescelto è il coordinatore Luca Marsela.

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