La Stazione di Castel Fusano, una fermata fondamentale per la Metromare, Roma-Lido, è stata riaperta come da annuncio di Astral sabato 1 aprile. Eppure sembra proprio che ci sia già qualcosa che non va. In particolare un utente ha inviato direttamente all’ Azienda Strade Lazio S.p.A il suo reclamo per sottolineare: “Sui cartelloni della Metromare compare l’annuncio ‘Stazione Castelfusano riaperta! Ascensori fuori servizio’, cioè l’hanno chiusa per lavori e la riaprono come era? Ricordo che la stazione non ha scale mobili, quindi è una trappola per i disabili senza ascensore, Astral che senso ha?”.
La risposta dell’Azienda
Un appunto al quale la società ha risposto prontamente specificando: “I lavori nella stazione di Castel Fusano dureranno per tutto il 2023, la prima fase ha riguardato le attività che non potevano essere eseguite in presenza dell’utenza. Gli altri verranno realizzati in costanza di esercizio cercando di ridurre al minimo i disagi. I lavori riguarderanno gli impianti elettrici di illuminazione del fabbricato viaggiatori, la sostituzione di elementi ammalorati, la ristrutturazione delle pensiline e del sottopasso di stazione (cosa che era già stata fatta notare dal Comitato Pendolari), la ristrutturazione dei bagni pubblici, il risanamento dell’atrio di stazione e il ripristino della funzionalità del sovrappasso pedonale, propedeutico al superamento delle barriere architettoniche, a seguito del quale, verranno inseriti i nuovi ascensori”.
Qual era stato l’annuncio di Astral prima di chiudere la stazione
La risposta ha lasciato perplessi gli utenti che si augurano che “tutto si svolga nei tempi stabiliti perché al momento la stazione è una trappola per disabili”. La stazione è stata chiusa dal 23 gennaio scorso, e proprio Astral annunciava che i lavori che hanno riguardato: la biglietteria, i bagni, gli ascensori e la struttura generale della stazione. Opere per un impegno di spesa di 767mila. Agli utenti non resta che attendere la fine dell’anno per constatare che tutti gli interventi annunciati vengano portati a compimento.
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