Un Capodanno senza treni sulla Roma-Lido. Lo scenario che si prospetta per l’ultima notte dell’anno del X Municipio è disastroso, e rischia di isolare i cittadini che per festeggiare hanno deciso di spostarsi con il trasporto pubblico.
Pochi macchinisti disponibili, servizio ridotto
Il problema della linea che collega il litorale di Ostia alla Capitale è comune a tutto il servizio di trasporto pubblico di Roma. Il prolungamento degli orari di servizio della metro fino alle 2:30 sta infatti avendo la peggio nel braccio di ferro tra sindacati e Atac. La decisione del Comune di Roma di garantire il passaggio dei treni sulle metro A, B, B1, C e Roma-Lido fino a notte fonda si scontra con l’assenza di macchinisti disponibili a coprire i turni in straordinario. Il problema si presenta nonostante il bonus di 140 euro garantito ai lavoratori volontari nei festivi sia tra i più alti d’Italia (lo denuncia il blog Roma Fa Schifo). Per le tre linee metro il servizio potrebbe essere garantito, pur sulla scia dell’ormai cronico ridotto numero di mezzi in circolazione. A destare le maggiori preoccupazioni è la ferrovia Roma-Lido.
Roma-Lido chiusa, tutti sul notturno
Il servizio sulla Roma-Lido era stato prolungato fino alle 2:30 solo pochi giorni fa grazie all’intervento della Regione Lazio, sollecitata dal Comune di Roma a garantire la circolazione dei treni per evitare l’isolamento del X Municipio. Il problema è che Atac non è riuscita a programmare i turni di lavoro nelle poche ore a disposizione, anche qui a causa dell’assenza di disponibilità dei lavoratori. La conclusione? Atac non può garantire nessun servizio sulla ferrovia Roma-Lido. Il X Municipio dovrà quindi ricorrere alla linea notturna N3, le cui corse tra Ostia e Piazza Venezia sono garantite per tutta la notte. L’opposizione punta il dito sulla mancanza di programmazione, che sembra sempre più un problema strutturale a Roma. A farne le spese sono sempre i cittadini: in tanti si muoveranno in macchina, aggravando il traffico della Capitale ormai sempre più congestionato. Tanti altri, invece, resteranno a casa, visto il panorama di abbandono a cui si è rassegnata Ostia per la notte del 31. Brindando, magari, a un anno in cui il trasporto pubblico possa tornare al servizio dei cittadini.