Cani senza morti per mancanze di cure – ricordate il caso di Rocky? – o di controlli e poi cani – meglio un cane – super controllato, nonostante le sue condizioni siano ottimali e venga seguito da volontari che si sono affezionati a lui e che, da tempo, stanno cercando di trovargli una famiglia che possa accoglierlo e amarlo.
Desta perplessità, al punto da far presentare un’interrogazione a risposta scritta nel corso dell’Assemblea Capitolina del 12 giugno da parte del consigliere Daniele Diaco, la storia Aron, lo splendido esemplare di alaskan malamute rimasto solo dopo la morte del suo padrone a Ostia.
Aron, cane amato ma sfortunato
La storia di Aron aveva commosso tutti. E, ancor prima, la storia del suo padrone, che si era rifiutato di andare in ospedale proprio per non lasciare da solo. Aron, infatti, apparteneva a Ionel, un senzatetto di 45 anni di origine romena residente a Ostia, in una roulette. L’uomo, nonostante la gravità del suo stato di salute, non si era voluto separare dal suo fedele compagno. La mancanza di cure tempestive lo ha portato alla morte, avvenuta il martedì 14 febbraio. E Aron è rimasto solo, portato inizialmente al canile della Muratella, poi è stato trasferito in un’altra struttura, a Valle Grande.
E lì viene curato dai volontari, in attesa di qualcuno di buon cuore che lo possa adottare. Ma la cosa strana sono i controlli a cui è soggetto Aron, come fa notare appunto l’esponente del Movimento 5 Stelle, da sempre in prima linea nelle battaglie in difesa degli animali “Gli uffici deputati al benessere degli Animali svolgono controlli mensili presso questa struttura e anche sul cane Aron – scrive Diaco – In casi ben più gravi, dove alcuni cani sono deceduti per mancanza di cure come il cane Rocky, questa Amministrazione non si è dimostrata solerte nel voler accertare le inadempienze e le eventuali responsabilità”.
L’interrogazione: perché il controllo su Aron?
“Gli uffici deputati al benessere degli animali non rispondono alle segnalazioni inviate dalle associazioni – prosegue Diaco – Ad oggi si sono perse le tracce di numerosi cani dati in affido senza effettuare ricerche e/o controlli per rintracciarne l’esistenza. Nonostante le numerose segnalazioni, il Dipartimento non utilizza le Guardie Zoofile N.O.R.S.A.A. nel riscontro dei tantissimi casi di maltrattamento. Risultano presenti nei canili di Muratella e Ponte Marconi animali con vaccinazioni scadute che non vengono effettuate perché non previste nella nuova gestione sanitaria”.
E allora Diaco dà l’affondo e chiede di “relazionare sulle motivazioni che hanno portato al controllo sul cane Aron, quando le Guardie Zoofile possono essere utilizzate per i controlli delle segnalazioni di maltrattamento”. Il consigliere vuole poi conoscere “quali provvedimenti intenda intraprendere questa Amministrazione per risolvere le criticità sopra esposte”. E in effetti qualche domanda questa vicenda la suscita: perché tutto questo interesse intorno ad Aron? Come mai non si riesce a trovare qualcuno di affidabile per lui, nonostante sia un esemplare splendido? Certo, occorre mettere in evidenza che non si tratta di una razza semplice da gestire. Ma resta sempre da capire se per Aron c’è un “trattamento speciale” e per quale motivo.