Ha iniziato ad annaspare, poi all’improvviso è andato sott’acqua, riemergendo poco dopo, ma senza riuscire a tornare verso riva. Poi è tornato giù, mentre gli amici, spaventatissimi, si sono messi a urlare per attirare l’attenzione. Lui, un ragazzino di soli 13 anni, preso dal panico, ha iniziato a “bere”, rischiando di annegare. Per sua fortuna, le urla dei ragazzi sono state sentite dal bagnino dello stabilimento accanto, che, senza perdere un solo attimo di tempo, è corso in suo aiuto.
Salvataggio a Ostia
È successo nel primo pomeriggio di oggi, sabato 10 giugno, a Ostia, davanti al ponte dei pescatori, accanto alla spiaggia libera degli sposi. Un gruppo di ragazzini tra i dodici e i quattordici anni – così come tanti altri giovani – si sono avventurati nel ponte cosiddetto “dei pescatori”. E da lì hanno iniziato a tuffarsi in mare. Tra loro un giovanissimo che, entrato in acqua, ha iniziato subito ad avere problemi.
Non si sa se il ragazzino abbia avuto un malore, forse causato da una cattiva digestione, oppure se sia finito in una buca e, magari non sapendo nuotare, abbia cominciato a bere. In ogni caso, il giovanissimo ha iniziato ad agitarsi, complicando la situazione e scomparendo sott’acqua.
L’intervento del bagnino eroe
Fortunatamente è intervenuto Alin Stoian, il bagnino di salvataggio del vicino stabilimento balneare “Bahia”. L’uomo, a bordo del suo pattino, ha percorso i 50 metri di distanza dalla riva alla velocità massima, raggiungendo il giovane e portandolo in salvo. Il ragazzino inizialmente era semisvenuto, solo in un secondo tempo, dopo le prime manovre di rianimazione, ha ripreso conoscenza e il suo battito è tornato regolare.
“Aveva bevuto parecchia acqua e per questo è rimasto sotto“, conferma Alin, “Sarebbe bastato poco per scrivere un finale diverso a questa giornata. Per fortuna è andata bene”. Alin aveva appena svolto un corso di aggiornamento per le sue competenze di salvataggio, proprio finalizzate alle manovre successive al recupero in acqua, tra cui la respirazione a bocca a bocca. “Grazie a quella il piccolo ha iniziato a vomitare l’acqua che aveva ingerito, poi a tremare, per reazione”, spiegano dallo stabilimento. Successivamente sul posto sono arrivati i sanitari del 118, con un’automedica e un’ambulanza. Il 13enne è stato portato in ospedale, al Grassi, in codice rosso, grave ma non più in pericolo di vita proprio grazie all’intervento di Alin.
Salvati altri due bambini in due anni
“L’area dove è successo appartiene alla spiaggia libera a fianco al nostro stabilimento – spiega Roberto, titolare del Bahia – Lì non è presidiato da marinai di salvataggio. Per fortuna dalla nostra parte i bagnini erano attenti e Alin è subito partito per salvare il ragazzino. Ma mi chiedo cosa sarebbe potuto succedere se fosse accaduto in una spiaggia distante da stabilimenti presidiati”.
Alin non è nuovo a salvataggi di giovanissimi. Nell’estate del 2021 aveva salvato un 15enne che era svenuto in acqua. E, l’anno prima, un 12enne inghiottito dal mare, a cui aveva fatto ben 15 minuti di massaggio cardiaco. Alin si conferma quindi un “angelo del mare”. Ma di angeli come lui ne servirebbero altri, da posizionare nelle spiagge libere. Oggi è andata bene, ma l’estate è lunga. Così come i chilometri di spiagge del territorio di Ostia…