Aron trova un nuovo rifugio. Il cane di Ion ha commosso Ostia, la storia del senzatetto romeno era diventata un cult: arriva il lieto fine.
Aron resta a Ostia, dove ha trascorso gli ultimi anni della sua vita, prima di arrivare alla Muratella. L’Alaskan malamute aveva commosso il Lido in compagnia di Ion. Senzatetto romeno che aveva preso con sé l’animale e lo accompagnava ovunque, facevano coppia fissa e stazionavano in diverse zone del territorio lidense. Anni ad animare, fra sorrisi e carezze, la comunità: feste, offerte e siparietti divertenti che l’uomo accoglieva con piacere.
Una coppia che si completava e combatteva – a modo proprio – la solitudine. Poi è arrivata la malattia: Ion si ammala di cirrosi epatica. In molti vogliono convincerlo ad andare in ospedale. L’uomo desiste finché può: il motivo è solo uno, evitare che Aron entri in canile. L’unica cosa che contava per lui, fino al febbraio scorso.
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Ostia, Aron non si muove: il cane avrà una nuova casa
Quando Ion arriva in ospedale in condizioni tutt’altro che facili. Sembrava esserci un punto di non ritorno, l’uomo a casa – da Aron – prova a tornarci dopo una settimana di ricovero per morire la sera stessa. Accertato il decesso l’animale viene accompagnato alla Muratella, dove riceve cure e assistenza adeguata. Soprattutto viene allontanato dalle grinfie degli interessati: molti avrebbero voluto averlo come “compare” per scopi tutt’altro che raccomandabili.
Se lo prenderà Mirko, invece, un ragazzo di Ostia che ha un appartamento in grado di ottemperare a tutte le necessità dell’animale. Arriva un parziale lieto fine di questa storia a più livelli: Ion resterà sempre nel cuore di Aron, ma ora è tempo di vivere un altro capitolo con la stessa spensieratezza e – magari – maggiori certezze.