Condannato un anziano di 86 anni, che sul lungomare di Ostia fece delle richieste sessuali esplicite a due ragazze minorenni.
L’episodio di Ostia che ha portato alla condanna
All’epoca, l’anziano aveva adescato le due ragazze, all’epoca minorenni. L’uomo, senza nessun pudore, pronunciò alle due giovani le testuali frasi: “Vi voglio fare una cosetta sessuale… qual è il problema? Vi dò 10 euro”. Il signore, P.N., per il gesto compiuto sul lungomare lidense, è stato condannato a 8 mesi di carcere. La sentenza ha motivano nel merito: tentato adescamento di minori. Per il reale compiuto da questa persona, il Pm Gianluca Mazzei aveva chiesto una pena di un anno e tre mesi.
L’anziano aveva approcciato le due giovani il pomeriggio del 26 settembre 2017, verso le cinque mezzo del pomeriggio. L’uomo passeggiando sul lungomare, avrebbe messo gli occhi sulle due giovani adolescenti, impegnate a mangiarsi un gelato mentre passeggiavano nella stessa zona del potenziale violentatore. L’uomo, che passeggiava con la propria auto in quegli istanti, accosta e con un cenno le fa avvicinare. Le giovani si avvicinano solo perché vedono una persona anziana al volante, convinte che quel signore le chiami per un malore improvviso o semplicemente perchè la necessità di un’indicazione stradale. Come ribadito dalle giovani davanti al giudice, “l’anziano prima di quel giorno non l’avevano mai visto”.
L’uomo, una volta che le ragazze sono arrivate al suo capezzale, da subito le riempie di complimenti, con frasi tipo: “Quanto siete carine”, “Siete dolcissime” e “Siete anche molto gentili”. A un certo punto, l’uomo avrebbe fatto l’esplicita richiesta sessuale alle due giovani. Rimangono interdette e scioccate, poiché oltre a essere molte piccole, erano lì solo per una semplice passeggiata e non avevano fatto nulla per attirare le attenzioni di qualcuno. Se una ragazza ammutolisce davanti l’episodio, l’altra amica afferra subito il telefono.
L’anziano, capito di aver fatto una cosa gravissima, accende la macchina di tutta fretta e si allontana spingendo l’acceleratore. La ragazza col telefono è brava a fotografargli la targa, con l’altra amica che sotto shock contatta le Forze dell’Ordine locali. Gli agenti arrivano subito e le ragazze, assistite nel processo dall’avvocato Francesco Bianchi, consegnano la foto che incastra l’anziano molestatore. Nel giro di poco, la fuga del signore viene fermata dagli agenti, che lo raggiungono e lo identificano.
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