Ancora tutto da chiarire l’agguato nel quale è stata presa di mira una coppia di ristoratori di Ostia. La sparatoria che si è verificata qualche giorno fa non ha ancora spiegazioni o, meglio, gli inquirenti almeno per il momento, non ne danno. Vige il massimo riserbo sullo sviluppo delle indagini da parte della Polizia.
Il ristoratore raggiunto da due colpi di pistola già noto alle forze dell’ordine
Unica cosa certa è che l’uomo raggiunto dai colpi di arma da fuoco Antonio D.P. è una vecchia conoscenza delle forze dell’ordine, finito in manette e condannato a 20 per un omicidio. Ma dopo essere uscito dal carcere l’uomo ha concentrato la sua attenzione sul lavoro, un locale di ristorazione a Ostia, precisamente in zona Infernetto. La vita che lo aveva fatto finire in manette se l’era buttata alle spalle, voleva stare tranquillo, occuparsi del suo locale e della famiglia.
L’agguato a colpi di pistola
Erano le 18 di sabato 11 febbraio quando la coppia di ristoratori si trovava a bordo della propria auto, insieme al figlioletto di sei mesi. Antonio D.P. sembra si fosse reso conto di essere seguito e stava scendendo dall’auto per chiedere spiegazioni quando i due uomini a bordo dello scooter, risultato rubato, hanno esploso due colpi: il primo ha ferito a un piede l’uomo, il secondo, diretto sempre verso il ristoratore lo ha colpito all’addome di striscio ed poi andato a prendere il gluteo della donna.
In un primo momento si pensava che l’agguato si fosse consumato proprio vicino al locale della coppia, invece, così non è stato. Tutto è successo tra via Stradella e via Orazio Vecchi, dove gli investigatori hanno trovato i bossoli. Ed è da lì che sono partire le indagini. Ricerche fitte anche nel passato della vittima per cercare un movente e indentificare i due uomini armati che hanno sparato al ristoratore.
Infernetto, agguato alla coppia di ristoratori: guerra per lo spaccio o vendetta?