Occupazioni abusive di alloggi popolari dell’ATER a Roma, nuove segnalazioni e nuovi interventi della Polizia Locale per liberarli. In un caso un uomo non solo si era appropriato senza alcun titolo dell’appartamento ma ci aveva aperto anche uno studio medico dentro. Scatta la denuncia.
Tre alloggi ATER recuperati in poche ore dai caschi bianchi. Che si uniscono alla sfilza di interventi posti in essere nei giorni scorsi aventi lo stesso obiettivo: liberare (preziosi vista l’emergenza abitativa nella Capitale) alloggi popolari e restituirli all’Ente proprietario ai fini dell’assegnazione ai legittimi proprietari. Un problema che non riguarda soltanto la Capitale ma anche altre zone della Regione, come dimostra il tavolo tecnico aperto ieri a Latina. Intanto però sul campo si cerca di impedire nuovi tentativi nella direzione dell’illegalità.
Studio medico nell’alloggio ATER: era tutto abusivo
Ci sono poi casi davvero singolari. Come per quanto registrato ad Acilia, nel X Municipio: ad eseguire l’intervento è stato il personale del GSSU (Gruppo Sicurezza Sociale Urbana) della Polizia Locale, che ha proceduto al recupero dell’appartamento di proprietà dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica. Ebbene in questo caso l’alloggio, situato ad Acilia in via Cesare Maccari, era stato trasformato abusivamente in uno studio medico. Il titolare, un uomo italiano di 74 anni, è stato denunciato per occupazione abusiva, cambio di destinazione d’uso e abusi edilizi. Insomma, un vero e proprio “abusivo al quadrato”.
Casa ATER occupata a Roma durante i lavori in corso
Ma non è stato l’unico caso come detto in apertura. Se la seconda operazione di recupero ha riguardato un appartamento nel quartiere Prati, in via Timavo, la terza è altrettanto “particolare”, un po’ come avvenuto per il fatto registrato ad Acilia sopra riportato. In quest’ultimo appartamento c’erano infatti dei lavori di ristrutturazione in corso ma questo non è bastato a scongiurare un tentativo di occupazione, anzi.
Mentre l’Ater aveva inviato infatti una ditta preposta per il rifacimento dell’alloggio, da assegnare agli aventi diritto, alcune persone si sono adoperate per occuparlo. Siamo al Corviale in questo caso, all’interno del famoso Serpentone: ignoti in questo caso avevano cambiato la serratura apponendo davanti alla porta d’ingresso un cancelletto di ferro, a protezione della loro infrazione.
L’intervento della Polizia Locale
Arrivate alcune segnalazioni di rumori avvertiti all’interno dell’alloggio, gli agenti del XI Gruppo Marconi della Polizia Locale di Roma Capitale sono così intervenuti nel luogo indicato. Pur non trovando nessuno all’interno i caschi bianchi hanno proceduto al sequestro dell’immobile avviando al contempo ulteriori indagini per risalire ai responsabili.