Un omicidio cruento quello del 77enne Vincenzo Vetrano avvento all’interno di una villetta in costruzione, situata in via dei Laghi, nella zona al confine tra Aprilia e Nettuno. Esecuzione a colpi di piccone per il quale i Carabinieri della Compagnia di Anzio, coadiuvati da personale del Nucleo Investigativo dei Carabinieri del Gruppo di Frascati, hanno eseguito due fermi di indiziati di delitto, di iniziativa, nei confronti di due fratelli romeni, di 23 e 25 anni.
Indagini lampo da parte dei Carabinieri
Indagini lampo che hanno portato sulle tracce dei due giovani che frequentavano da anni la casa della vittima, il quale era solito ospitarlo frequentemente faceva svolgere loro vari lavori di giardinaggio e di ristrutturazione.
Verso le 7 di stamattina, venerdì 18 agosto, è stato rinvenuto il cadavere del 77enne nella villetta in costruzione adiacente all’abitazione della vittima, il cui corpo presentava le ferite di un colpo nella parte posteriore della nuca, inferto con un piccone, successivamente rinvenuto e sequestrato.
I due fratelli solo stati fermati poco dopo il rinvenimento del cadavere
I due fratelli sono stati bloccati poco dopo il ritrovamento dell’anziano, erano nelle immediate vicinanze del luogo del delitto e si trovavano a bordo della loro auto, che veniva perquisita. Ma le indagini sono proseguite per stringere il cerchio sui due ragazzi e da ulteriori testimonianze raccolte nel corso della giornata gli investigatori hanno appurato che i due erano presenti sul luogo del delitto negli istanti immediatamente antecedenti e successivi all’aggressione subita da Vincenzo Vetrano.
Sequestrati arma del delitto e cellulari dei due killer
Al termine delle attività, venivano sequestrati l’abitazione dove veniva rinvenuto il corpo della vittima, l’arma del delitto, l’auto a bordo della quale si trovavano il 23enne e il 25enne, i cellulari dei fratelli fermati e gli indumenti indossati dagli stessi. Certo è che gli investigatori stanno ancora lavorando per chiarire il movente dell’efferato omicidio. Ma i due fermati sono stati tradotti presso la casa circondariale di Velletri, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Si specifica che, considerato lo stato del procedimento penale, indagini preliminari, i due indagati devono considerarsi innocenti fino ad eventuale condanna definitiva.