Aveva annunciato il suo suicidio telefonando alla sua fidanzata e dicendole che si sarebbe gettato in mare. E così ha fatto. Il corpo del 33enne di origini marocchine è stato ritrovato ieri sera, pochi minuti dopo le 22:30, a poca distanza dal punto dove si era tuffato, sul tratto di spiaggia vicino allo stabilimento balneare Scacciapensieri, nei pressi del grattacielo di Nettuno.
La telefonata alla fidanzata prima di uccidersi
L’allarme era scattato ieri sera alle 19:30, quando la fidanzata aveva allertato le forze dell’ordine, raccontando della telefonata ricevuta dal suo compagno che, dopo essersi ubriacato, si era spogliato e si era immerso in acqua con l’intenzione di suicidarsi. La giovane aveva visto il ragazzo buttarsi in mare e sparire tra le onde. Sul posto erano intervenuti i vigili del fuoco, la capitaneria di porto guidati dal Tenente di Vascello Luca Giotta e gli agenti della polizia di stato con il comandante Antonio Oliviero.
Il giovane, che lavorava in una kebaberia sul lungomare Matteotti a Nettuno, già in passato aveva minacciato il suicidio, senza poi dare seguito alle sue parole. Stavolta, però, evidentemente la sua disperazione era tale da non trovare soluzione che questo gesto estremo.