Un ragazzo aveva scelto Nettuno come località turistica, nella quale smerciare lo stupefacente. Sono stati gli investigatori della Polizia di Stato del commissariato Anzio-Nettuno ad accertare l‘attività di spaccio, posta in essere dal giovane romano che, in vacanza nella località balneare, aveva creato una ragnatela di “clienti” che gli garantivano uno spaccio fiorente.
L’uomo è stato colto in flagranza di reato, proprio nel momento in cui cedeva un involucro ad una persona a bordo di un’autovettura che si allontanava immediatamente. I poliziotti lo hanno fermato e hanno proceduto a perquisizione. Nel corso dell’ispezione, anche domiciliare, gli investigatori hanno trovato circa 110 grammi di sostanza stupefacente tipo cocaina. Alla fine degli accertamenti la droga è stata sequestrata e l’uomo è stato arrestato. Il ragazzo è dovuto, poi, comparire davanti all’autorità giudiziaria che ha proceduto alla convaluda dell’arresto e ha disposto per l’uomo la custodia cautelare in carcere.
Attività commerciali al setaccio: fioccano le multe
Sono state inoltre controllate 8 attività commerciali in 2 delle quali sono state riscontrate diverse mancanze: in un bar di Nettuno è stata elevata una sanzione amministrativa di 1.800 euro poiché il titolare non ha comunicato al collocamento l’assunzione di una dipendente; a seguito di accesso nell’attività, i Carabinieri del N.A.S. hanno proceduto con il sequestro amministrativo, finalizzato a ulteriori accertamenti, di un locale abusivamente utilizzato come deposito di bevande e viveri; infine è stata contestata anche la mancata richiesta di autorizzazione ad installare telecamere sui luoghi di lavoro; in un’attività di ristorazione “kebab”, invece, sono state elevate sanzioni per oltre 12.000 euro poiché il titolare non aveva elaborato il documento di valutazione rischi e non aveva organizzato la formazione prevista per i dipendenti. Tra di essi, inoltre, era presente nell’attività un lavoratore a nero, sprovvisto dell’obbligatoria comunicazione di assunzione: per questo motivo l’attività è stata sospesa fino al pagamento delle suddette sanzioni.