La carica di Carlo Pinsoglio
La militanza nerazzurra in serie B in quanto a portieri ha annoverato sempre ottimi numeri 1. E per la quarta stagione consecutiva nella cadetteria, il club non ha voluto essere da meno rispetto agli anni precedenti, anzi. Carlo Pinsoglio nato a Moncalieri nel 1990, lo scorso anno al Livorno, due stagioni fa a Modena, rappresenta quanto di meglio il mercato potesse offrire per il ruolo di portiere. Cresciuto nel settore giovanile della Juventus, Pinsoglio si è allenato seguendo da vicino un maestro d’eccezione, naturalmente Gigi Buffon. “Ai tempi della Primavera mi è capito spesso di lavorare con la prima squadra e, naturalmente, lo facevo insieme a Buffon – ha dichiarato Pinsoglio – E’ idolo e modello da seguire par il 90 percento dei portieri al mondo, figuriamoci per me che potevo allenarmi con lui. Anche quest’anno ho lavorato otto giorni in ritiro con la Juve, è stato bello ma personalmente appena ho saputo della possibilità di venire a Latina, non ci ho pensato su due volte. Ho una voglia matta di mettermi definitivamente alle spalle la stagione scorsa, in me c’è un gran desiderio di riscatto: questo in maglia nerazzurra lo considero un anno fondamentale, durante il quale dovrò dare il 110 percento per dimostrare tutte le mie qualità. Le sensazioni sono più che positive, stiamo lavorando bene: le basi di squadra ci sono, gli allenamenti adesso serviranno per arrivare al massimo alle gare che contano. Sono rimasto favorevolmente colpito dall’unione di questo gruppo, si lavora sodo ma sempre in armonia. Mi sono inserito immediatamente grazie all’aiuto di tutti i compagni. Dopo il campionato a Modena e quello a Livorno, sono sempre più convinto che la serie B sia un torneo particolare, difficilmente pronosticabile, non ci sono mai distacchi netti, è una continua lotta, e non si sa mai cosa può accadere. L’importante è avere sempre consapevolezza dei propri mezzi – ha concluso Pinsoglio – Noi abbiamo davvero molte possibilità di far bene, basta esserne convinti e restare sempre con i piedi per terra”.