Acqua sporca, contaminata, batteri fecali. E il rischio concreto di tossinfezioni in quella che sarebbe dovuta essere una piscina dove trascorrere il tempo, lontano dal caldo afoso di questi giorni. Mancanza di analisi, invece, in un altro caso. Due le piscine dove sono state trovate irregolarità a Latina. E i Nas hanno disposto i sigilli immediati per entrambe le strutture.
Chiuse due strutture natatorie a Latina
Acque sporche con contenuti di coliformi fecali e cariche batteriche. Questo è quello che è stato scoperto dai Nas in una delle due strutture di Latina: si tratta di una piscina di un’associazione sportiva in via Piave. Da qui, quindi, visto il rischio concreto di tossinfezioni, i militari hanno disposto l’immediata chiusura del centro sportivo, con annesso impianto natatorio, che veniva utilizzato per attività ludiche-ricreative.
In quelle strutture, dal valore di 2,5 milioni di euro, è stato scoperto che le acque di approvvigionamento delle piscine provenivano da pozzi artesiani. Acque che non era state sottoposte alle periodiche verifiche di potabilità, quelle previste dalla legge. Acque, quindi, pericolose per i cittadini.
Per quanto riguarda invece il parco acquatico in via Appia, i Nas hanno chiuso la piscina perché non hanno trovato l’aggiornamento delle analisi. E’ quindi stata disposta la chiusura dell’impianto per 48 ore, per poi riaprirla dopo che sono pervenuti gli aggiornamenti.
I controlli dei Nas
Non solo Latina. I Carabinieri dei Nas, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno portato avanti una serie di controlli. E tra luglio e agosto sono state passate al setaccio 288 strutture sparse in tutta Italia: 83 di queste sono risultate irregolari, 108 invece sono state le sanzioni penali e amministrative per oltre 40.000 euro. Tra le strutture, appunto, anche le due di Latina che sono state chiuse immediatamente.
Acque sporche e batteri fecali nella piscina: chiusa una struttura in provincia di Latina