Potrebbe esserci un vasto giro di “patenti facili” a beneficio di soggetti stranieri dietro quanto scoperto dagli agenti del Commissariato di Ladispoli impegnati in uno dei tanti servizi di controllo sul territorio. Una potenziale truffa quindi ai danni dello Stato, anche se riferita a decine di km di distanza dato che i tre soggetti fermati, di nazionalità indiana, sono risultati residenti a Fondi, in Provincia di Latina.
Cosa avevano addosso i sospetti fermati per un controllo
Del terzetto in particolare un uomo, di 32 anni, risultava già avere in carico precedenti di Polizia. Addosso gli agenti gli hanno trovato alcuni micro-auricolari radio, sei “fogli rosa” intestati ad altre persone (sempre indiane) e oltre 3.000 euro in contanti. Nulla a che vedere insomma con il suo lavoro, quello di bracciante agricolo nell’agro pontino.
Soldi e telecamere nascoste per far prendere la patente ai braccianti indiani
Da qui la decisione di procedere con ulteriori accertamenti. Portato in commissariato l’uomo ha quindi confessato come il materiale venisse impiegato per commettere truffe e far conseguire così la patente di guida verosimilmente ad altri connazionali. Esaminandi che, senza la dovuta preparazione, riuscivano a superare così i quiz. Al termine degli accertamenti l’uomo è stato deferito in stato di libertà.
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Del resto non è la prima volta che simili stratagemmi vengono scoperti dalle forze dell’ordine. Qualche mese fa, sempre in Provincia di Latina, le Forze dell’ordine avevano scoperto altri stranieri intenti a ricevere in tempo reale le risposte ai test che stavano svolgendo. E un episodio analogo era stato verificato dai Carabinieri a Borgo Sabotino, sempre sul territorio pontino.