Un’efferata violenza quella messa in atto da un uomo di 33 anni – un operaio, R. D. G.– che ha freddato con due fucili diversi il nuovo compagno della sua ex, il 31enne Marco Gianni. Agghiaccianti, inoltre, le dichiarazioni da lui effettuate alle forze dell’ordine: “Avrei dovuto farlo prima”, queste le sue parole. Il 33enne già in passato aveva minacciato la sua ex compagna e il nuovo fidanzato ma questa volta dalle parole si è passati ai fatti.
L’efferato omicidio dell’imprenditore Marco Gianni e le dichiarazioni dell’assassino
I fatti sono avvenuti lo scorso 13 aprile a Sabaudia e per la precisione all’interno di un vivaio della frazione di Borgo San Donato. Qui il 33enne ha aperto il fuoco verso colui che probabilmente riteneva un rivale. Due colpi che sono costati la vita all’imprenditore agricolo. Vani tutti i tentativi di soccorso poi effettuati. Incastrato dalle testimonianze delle persone che avrebbero visto l’omicidio consumatoti nel vivaio e delle telecamere di videosorveglianza, il 33enne è stato poi fermato dai carabinieri del Comando Provinciale di Latina, con l’accusa di “reato di omicidio aggravato e alterazione di arma comune da sparo”. Una volta davanti ai militari, l’uomo avrebbe proferito soltanto parole con cui rivendicava il delitto sostenendo, peraltro, di aver aspettato troppo tempo per metterlo a segno. Successivamente il silenzio da parte dell’uomo e la possibilità di avvalersi della facoltà di non rispondere.
Le indagini
Sono attualmente in corso le indagini sulla vicenda da parte dei carabinieri del nucleo investigativo di Latina al fine di ricostruire tutti i dettagli dell’omicidio costato la vita all’imprenditore pontino. Resta ora da capire se l’uomo risponderà davanti al giudice durante l’interrogatorio di convalida del fermo e nell’eventuale interrogatorio di garanzia, nel caso di ordinanza di custodia cautelare che non è escluso possa essere emessa nei prossimi giorni.
Omicidio Sabaudia, c’è un fermo: è il sospetto assassino di Marco Gianni