Spaccio e droga a Latina, maxi blitz nella notte. Sgominata organizzazione criminale che controllava il mercato delle sostanze stupefacenti nella zona dei cosiddetti Palazzi Bianchi. Minacce a chi non pagava, rinvenute diverse armi. Undici persone in carcere.
La Polizia di Stato di Latina questa notte ha eseguito quindici misure cautelari nei confronti di altrettante persone accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, diversi episodi di detenzione spaccio, nonché per reati di rapina messi in atto da alcuni dei soggetti ritenuti appartenere al citato sodalizio criminale.
Si tratta di un’organizzazione criminale a carattere familiare di etnia rom ma da lungo corso stabilitasi a Latina. In manette anche il boss, una donna, che si era affermata al vertice della banda. Il gruppo criminale era riuscito a monopolizzare negli anni lo spaccio della droga che avveniva praticamente a qualsiasi ora del giorno e della notte.
Droga a Latina: scacco al narcotraffico
Cocaina, crack ma anche hashish in questo quadrante della periferia di Latina, in particolare nella zona dei cosiddetti Palazzi bianchi. E’ qui che, stanotte, è scattato il blitz. Le indagini, che hanno preso il via dalle dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia, sono state condotte dai poliziotti della Squadra Mobile tra il gennaio e il giugno del 2022 con il coordinamento della D.D.A. della Procura della Repubblica di Roma.
Un quadro indiziario rilevante quello delineato dalla complessa attività di indagine svolta, che ha portato all’esecuzione di undici misure di custodia in carcere, due obblighi di dimora, un divieto di dimora ed un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I provvedimenti sono stati eseguiti tra le città di Latina, Roma e Aprilia.
L’organizzazione del gruppo criminale
La ricostruzione storica delineata dai collaboratori di giustizia è stata riscontrata dall’attività d’indagine dei poliziotti della Mobile che, anche grazie alle intercettazioni telefoniche ed ambientali svolte ed alle telecamere installate nei pressi delle piazze di spaccio, ha fatto emergere l’esistenza di una vera e propria associazione criminale al cui vertice, nel corso del tempo, si è affermata una donna, elemento di spicco di una famiglia di etnia rom stanziale sul territorio di Latina come detto.
Dietro la regia della donna, lo spaccio al dettaglio svolto dagli altri membri dell’organizzazione, la maggior parte dei quali legati da vincolo di parentela, ciò che ha nel tempo garantito la stabilità dell’organizzazione.
Nel corso delle attività ed a riscontro delle ipotesi delittuose, anche i numerosi sequestri effettuati dalla Squadra Mobile di Latina a carico di un congruo numero di acquirenti, che hanno fornito un’ampia descrizione di come si svolgesse quello che a tutti gli effetti può definirsi un mercato della droga attivo h24. Tra le maglie dell’attività di spaccio, sono emerse inoltre minacce agli acquirenti morosi, nonché la disponibilità e l’uso di armi da sparo, utilizzate anche per commettere rapine ad opera di due dei principali esponenti dell’associazione.