«L’avvicinarsi della riapertura del Teatro fa entrare nel vivo un dibattito che mi sembra denoti vitalità e desiderio di confrontarsi con la città su un tema grande e importante. Durante la campagna elettorale avevo parlato di Latina Capitale della Cultura. Credo che ci sia la volontà di avviarsi verso un obiettivo, proprio in occasione del centenario che ci sarà nel 2032». Lo comunica in una nota il Sindaco di Latina, Damiano Coletta.
Il lavoro svolto sta portando frutti
«La riapertura del Teatro – prosegue il Primo Cittadino – è un primo passo indispensabile, insieme alla sua messa in funzione. Il grande lavoro svolto dagli uffici e coordinato prima dall’ex Assessore Ranieri e poi dall’Assessore Caschera sta portando i suoi frutti: puntiamo a riaprirlo quanto prima. La politica oggi è chiamata a pensare strategicamente la struttura, potremmo dire la scena, che sorreggerà la prossima programmazione culturale della città. Dal teatro a tutti gli altri spazi culturali. Infatti, nei prossimi giorni valuteremo una linea di gestione condivisa, riprendendo anche il lavoro fatto nella scorsa consiliatura dalla commissione cultura e voluto fortemente dal suo ex Presidente Fabio D’Achille che ha ascoltato gli operatori culturali del nostro territorio in cui sono state prese in considerazione varie possibilità. Un lavoro già iniziato in queste settimane dall’attuale Presidente della commissione cultura, Mauro Anzalone, e che continuerà ascoltando ancora i protagonisti della cultura di Latina. Una gestione e un passaggio di cui è stato protagonista il nostro ex Assessore alla Cultura, Silvio Di Francia, e ne è protagonista l’attuale Assessora, Laura Pazienti».
Gli obiettivi per il futuro
«L’obiettivo – commenta il Sindaco – è mettere a sistema tutta un’altra serie di attività e di sfide che ci aspettano nel futuro prossimo. Penso alla riattivazione del Palazzo della Cultura come secondo grande passo, con il Teatro Cafaro e il Teatro dei Mille e tutti i locali che andranno aperti alla comunità. Poi ci sarà la Biblioteca ristrutturata, e ancora il Garage Ruspi, la Banca d’Italia e, ancora più in là, lavoreremo per donare alla città finalmente la Casa della Musica. Dobbiamo pensare a gestire tutto nel migliore dei modi. Si tratta di un processo che potremmo anche mettere in piedi per gradi, facendo un passo alla volta, cercando di dar vita a un circolo virtuoso, economicamente sostenibile, che sia in grado di intercettare fondi presso la Regione, i Ministeri e l’Europa».
Crescita e coinvolgimento per l’intera città
«Ci sono tanti operatori culturali che non vedono l’ora di poter dare il loro contributo in un processo di crescita, penso ai tanti e tantissimi operatori e artisti che in questi giorni si stanno mettendo a disposizione con generosità per poter dare il loro contributo. Credo che sia importante organizzare, da subito, momenti di ascolto e confronto pubblici, allargando il più possibile il dibattito fino a coinvolgere tutta la città. Perché, l’abbiamo ripetuto tante volte, abbiamo voluto con tutte le forze un Teatro finalmente sicuro, adesso vogliamo che sia il Teatro di tutti. Per trasformare poi il Palazzo della Cultura nella Casa delle Arti. E per puntare – conclude Coletta – a rendere Latina la Capitale della Cultura entro il suo centenario».