La Polizia di Stato di Latina, nel pomeriggio di eri, ha denunciato in stato di libertà un 52enne. L’uomo, residente a Rieti, è accusato del reato di minacce aggravate.
Le violenze e la richiesta d’aiuto
I soprusi e le violenze contro l’ex compagna sembrerebbero essere legati a motivi economici. La donna, una 61enne di Latina, ha riferito agli agenti di aver dovuto subire per oltre un anno una continua escalation di aberranti minacce e tensioni. Questa è culminata con la richiesta d’aiuto rivolta ieri dalla vittima alla Sala Operativa della Questura.
Nella circostanza la 61enne ha riferito infatti che l’uomo, armato di coltello, l’aveva minacciata di morte perché aveva bloccato la carta di credito da lui utilizzata ma di proprietà della donna stessa.
Immediatamente giunti sul posto, gli agenti della “Volante” accertavano che presso l’appartamento segnalato, all’interno di una stanza da letto, vi era la richiedente, impaurita e in forte stato di prostrazione emotiva, ancora in linea con l’operatore del “113”, mentre in un’altra stanza c’era l’uomo segnalato.
Minacce con un coltello
I poliziotti potevano così appurare che il 52enne aveva minacciato l’ormai “ex convivente” con un coltello e che, nel corso dell’ultimo anno, lo stesso si era più volte reso autore di analoghi episodi di violenza e minacce, come difatti si poteva acclarare dato che, nello scorso mese di marzo, risultava essere già stato denunciato in stato di libertà per minacce aggravate dall’uso di un coltello da cucina.
“L’arma bianca” utilizzata per minacciare la donna: un coltello a serramanico con lama di 12 cm., veniva sequestrato e posto a disposizione della competente Autorità Giudiziaria.
Denuncia e allontanamento
In conseguenza di quanto accaduto ed accertato, l’uomo veniva denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Latina, per gli ulteriori adempimenti e valutazioni.
Ad ulteriore conseguenza del suo agire sconsiderato, il Questore di Latina emetteva a suo carico la misura di prevenzione del Foglio di Via Obbligatorio dal capoluogo, con il divieto di farvi ritorno per la durata di anni tre e, pertanto, allontanato dalla città.