Confermata la condanna a 8 anni di reclusione per il 70enne di Latina accusato di aver ucciso a bastonate Lucky, il cane di famiglia, e di averlo poi gettato nei cassonetti dei rifiuti mentre era in fin di vita. L’uomo, residente nel quartiere Q5, non era nuovo agli episodi di violenza. Nel 2018, infatti, era stato già accusato di maltrattamenti in famiglia per aver picchiato la moglie ed averla costretta a compiere atti sessuali. Inoltre il pensionato aveva alle spalle anche un’accusa per atti osceni in luogo pubblico.
La condanna
Dalle indagini era emerso che il 70enne avesse ucciso brutalmente il cagnolino per fare un dispetto alla moglie. Un atto di ritorsione che glie è costato caro. Nonostante i tentativi della difesa di scagionare l’uomo, sostenendo che i suoi comportamenti derivassero da un’insanirà mentale, poco fa la è arrivata la convalida della condanna.
L’avvocato Codastefano, difensore del 70enne, ha dichiarato che si sarebbe rivolto alla Cassazione. «Le sentenze si rispettano, ma non la condivido la battaglia non è terminata». Ha commentato il legale.