Occupazione abusiva di immobili appartenenti a enti pubblici. Gli uomini della Questura di Latina in stretta sinergia con l’A.T.E.R. e con la Procura della Repubblica di Latina, stamattina, martedì 14 novembre, hanno recuperato un altro alloggio di proprietà dell’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale Pubblica, occupato abusivamente.
Le indagini dalle quali è scaturito il decreto di sequestro
La meticolosa attività d’indagine svolta dagli investigatori della Polizia di Stato è stata riassunta in una informativa di reato consegnata al Procuratore Aggiunto Dott. Carlo Lasperanza, che condividendone le risultanze investigative, ha chiesto ed ottenuto dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale Penale di Latina Dott. Pierpaolo Bortone un Decreto di Sequestro Preventivo.
Con questa ulteriore operazione sono 32 gli immobili restituiti all’Ater
L’intervento si somma alle operazioni in atto finalizzate alla restituzione nella disponibilità degli enti pubblici proprietari degli immobili occupati irregolarmente. Questo ulteriore attività si aggiunge, infatti, a tutti gli altri immobili “ripresi” dai poliziotti della Questura di Latina e restituiti all’ente proprietario nell’ultimo anno nella Provincia di Latina, per un totale che sale a ben 32 unità. Anche in quest’ultimo caso, infatti, è stato materialmente riconsegnato all‘A.T.E.R. che ultimati i lavori di ripristino potrà assegnarlo a soggetti che possiedono i giusti requisiti per l’attribuzione, secondo le graduatorie stabilite in base alle vigenti leggi regionali.
Un intervento che si somma al contrasto di altri fenomeni criminali
L’attività svolta si inserisce in un contesto più ampio di contrasto ai diversi fenomeni criminali, che spesso vedono coinvolti occupanti abusivi contigui ad ambienti malavitosi, ed, allo stesso tempo, consente l’attivazione di un processo per il ripristino della legalità in quei territori che sono influenzati da inclinazioni poco oneste. Proprio al fine di continuare a ripristinare la legalità, i controlli proseguiranno anche nei prossimi giorni. Un impegno, quindi, che oltre a essere repressivo si pone l’obiettivo di restituire gli immobili agli enti pubblici perché possano destinarli agli aventi diritto.